sabato 16 agosto 2014

JUDAS PRIEST - Gli dei del metallo si difendono ancora bene… ma il meglio è ormai stato consegnato alla storia!

JUDAS PRIEST “Redeemer Of Souls” (Sony Music, 2014) - www.judaspriest.com

Tracklist:
01. Dragonaut
02. Redeemer Of Souls
03. Halls Of Valhalla
04. Sword Of Damocles
05. March Of The Damned
06. Down In Flames
07. Hell & Back
08. Cold Blooded
09. Metalizer
10. Crossfire
11. Secrets Of The Dead
12. Battle Cry
13. Beginning Of The End
+ Limited deluxe edition bonus tracks:
14. Snakebite
15.
Tears Of Blood
16. Creatures
17. Bring It On
18. Never Forget



I Judas Priest raggiungono i 40 anni di carriera e forti di un’esperienza incredibile sfornano con “Redeemer Of Souls” un album dalle molteplici sfaccettature che forse non renderà felice alla follia nessuno ma che allo stesso tempo propone quanto di meglio i nostri sappiano fare, unendo quasi tutti gli stili che gli inglesi hanno vissuto e interpretato durante la loro lunga militanza.
Il precedente doppio album “Nostradamus” (2008) non aveva riscosso un successo planetario e non erano mancate critiche pepate all’approccio eccessivamente cupo e cadenzato dei brani. Questo sound lo ritroviamo anche in pezzi come “Secrets Of The Dead” (track fin troppo tronfia e pesante); si tratta di canzoni dal ritmo cadenzato in cui la potenza vocale di Halford non esplode e non convince in pieno.
Il meglio del CD è rappresentato da quei brani più tosti e taglienti che presentano la coppia di chitarre Tipton / Faulkner (che troviamo per la prima volta in un full length dopo la fine del sodalizio con K. K. Downing) e Rob Halford in grande spolvero. Parliamo, ad esempio, di “Battle Cry”, track poderosa caratterizzata da un riffing eccelso e da linee vocali in crescendo che permettono al metal singer per eccellenza di tornare ai livelli d’un tempo.
Altro pezzo che ci consegna i Judas migliori è “Metalizer”, un vero e proprio inno al metallo che pone ancora sugli scudi un ottimo Rob Halford ed anche Scott Travis, che finalmente può sfogarsi un po’ di più al drum kit; il bridge è da brividi e gli assoli di chitarra sono all’altezza della fama del gruppo.
Nella tracklist abbiamo poi una serie di brani che ci ricordano l’approccio anni ’70 e ’80 dei nostri, come ad esempio la rock/blues-oriented “Crossfire” (comunque non uno dei pezzi più riusciti) o il classico melodic anthem “Down In Flames” caratterizzato da una buona prestazione di Halford (senza strafare) ed una ritmica mai eccessiva che ci ricorda i brani più patinati dei nostri. Non mancano, inoltre, pezzi di grande spessore epico come la potente “Halls Of Valhalla” (qui anche i Judas si fanno attrarre dalle tematiche vichinghe) o la trascinante “Sword Of Damocles”, in cui il drumming di Travis diventa ancora una volta determinante per sottolineare l’incisività del riffing.

A conti fatti i brani meno attraenti sono, oltre a quelli già citati, alcuni fra i primi della scaletta come ad esempio la scialba “March Of The Damned”, cadenzatone poco brillante che propone un Halford decisamente fuori forma. Se consideriamo poi che i Judas Priest presentano, oltre alla versione normale, anche una limited edition con ben cinque pezzi in più, possiamo affermare che di fronte a tanta abbondanza ogni vecchio e nuovo fan della band troverà, senza dubbio, un buon numero di canzoni che saranno in grado di soddisfarlo (www.metallus.it/recensioni/recensione-redeemer-of-souls).

A cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo

“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.


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