sabato 21 aprile 2012

SHEARWATER - Il nuovo album è un viaggio a ritroso nel tempo che ci riporta alla riscoperta dei nostri istinti primordiali.

SHEARWATER “Animal Joy” (Sub Pop, 2012) – www.shearwatermusic.com


Tracklist:
1. Animal Life (VIDEO)
2. Breaking the Yearlings
3. Dread Sovereign (VIDEO)
4. You as You Were (VIDEO)
5. Insolence
6. Immaculate
7. Open Your Houses (Basilisk)
8. Run The Bunner Down
9. Pushing the River
10. Believing Makes It Easy
11. Star of The Age (VIDEO)

Gli Shearwater sono, inspiegabilmente, uno tra i gruppi più sottovalutati della scena indipendente d’oltreoceano. Sarà per il loro spirito naturalistico, sarà che sono il gruppo texano con il sound meno texano della storia, sarà che forse sono sempre stati visti come side project dei validissimi Okkervil River, fatto sta che la band non ha mai ricevuto l’attenzione critica, ma soprattutto di pubblico, che meriterebbe. E questo deve averlo notato anche Jonathan Meiburg, ornitologo e geografo, frontman ormai a pieno titolo della creatura Shearwater e svincolato completamente dal matrimonio artistico con Okkervil River e Will Sheff. “Animal Joy” arriva dopo una carriera più che decennale e dopo la conclusione della trilogia sulla natura chiamata “Island Arc”, composta da albums eccellenti quali “Palo Santo”, “Rook” e “The Golden Archipelago”. Stavolta, l’attenzione generale si sposta dalla natura in sé verso una delle sue creature: l’uomo. Ed è ovvio che, di fronte a tali premesse, un cambiamento bisognava pur aspettarselo ed il sound di questo nuovo album né è la prova. “Animal Joy” è un disco fondamentalmente rock.
In “Animal Joy” scompaiono del tutto o quasi le atmosfere magnifiche tipiche degli album precedenti, incentrate spesso sul piano che accompagnava ed enfatizzava la splendida ed evocativa voce di Meiburg a creare qualcosa di intimo, suggestivo perché accorato. Questa volta, le chitarre sembrano dominare i brani, tra riff distorti, arpeggi “crunch” e puliti e qualche acustica. Il piano s’inserisce ogni tanto a impiantare qualche piccola melodia o al massimo accompagna. I brani tendono ad essere molto ritmati con batteria e basso che suonano dritto e forte per la propria strada. In compenso, gli arrangiamenti si semplificano: niente archi, niente glockenspiel ma pochi strumenti, ognuno dei quali svolge il suo ruolo senza strafare. A volte, delle piccole cellule melodiche vengono ripetute per quasi tutto il brano, scelta che sembra funzionare alla grande, come avviene con la chitarra dell’ottima opener “Animal Life” o col piano percussivo di “You as You Were” (losthighways.it).
“Quello tra l'uomo e la natura è uno dei rapporti più conflittuali della storia umana: non dovremmo mai dimenticare da dove veniamo veramente”. Questo forse è il messaggio principale del nuovo lavoro di Jonathan Meiburg e soci. “Animal Joy” si propone quindi di ripercorrere un sentiero a ritroso nel tempo che ci riporta alla riscoperta dei nostri istinti primordiali. Una sorta di liberazione dalla civiltà moderna volta a raggiungere la "gioia animale" trascinata dal talento compositivo di Jonathan Meiburg e dalla sua splendida vena creativa. Un disco emozionante, dall'incedere selvaggio, che se ancora ce ne fosse bisogno segna la consacrazione di una delle formazioni statunitensi più valide del momento: una vera zampata di energia (distorsioni.net).
(Rino De Cesare)
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì (con RADI@zioni N.R.G.) e venerdì (Con RADI@zioni CULT) tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.


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