sabato 13 novembre 2010

BLACK MOUNTAIN - Alfieri dell’attuale "psych’n’prog-spiritual-rock"


BLACK MOUNTAIN “Wilderness Heart” (Jagjaguwar, 2010)
www.myspace.com/blackmountain, www.blackmountainarmy.com

Tracklist:
The hair song
Old fangs
Radiant hearts
Rollercoaster
Let spirits ride
Buried by the blues
The way to gone
Wilderness heart
The space of your mind
Sadie

Si intitola “Wilderness Heart” il terzo capitolo discografico dei Black Mountain, alfieri dell’attuale psych’n’prog-spiritual-rock. Per la registrazione dell’album la band si è recata nell'assolata Los Angeles dove, con i veterani produttori David Sardy e Randall Dunn (già al fianco di gente come Johnny Cash, Nine Inch Nails e Sunn O))), hanno registrato i dieci brani che ne fanno parte. Le influenze provengono dichiaratamente dagli anni ’60 e ’70, dall'hard-rock di Deep Purple, Black Sabbath e Led Zeppelin fino al folk psichedelico, ma passando anche per gli anni ’90 dei Soundgarden, Kyuss e Queens of the Stone Age (con i quali hanno parecchi punti in comune). La band è composta da Matt Camirand, Stephen McBean, Jeremy Schmidt, Amber Webber e Joshua Wells (www.rockol.it).
“Wilderness Heart” è l’ultima stoccata dei Black Mountain, che a distanza di tre anni dal fortunatissimo “In The Future”, si rimettono in gioco cercando di bissarne lo stesso clamore. Non sarà facilissimo, viste le grandi aspettative che loro stessi generarono mettendo in luce propositi altissimi, sfiorando cenni di purissima psychedelia fusa al più famigerato hard rock dei primi anni ’70 (www.myspace.com/blackmountain). Loro si definiscono un gruppo di hippie, ma per scherzo. Quando non sono in giro, sono di casa a Vancouver, dove il barbuto Stephen McBean e gli altri quattro membri della band hanno anche dato vita al collettivo “Black Mountain Army”. Dal suo grembo nascono, inoltre, numerosi altri progetti dei singoli membri del gruppo, tra cui i Pink Mountaintops (sempre con McBean, sempre “montagne”, ma la proposta è totalmente differente quanto interessante), i Lightning Dust di Amber Webber e Joshua Wells, i Blood Meridian di Matt Camirand e i Sinola Caves di Jeremy Schmidt. Proporre un sound sfacciatamente retrò ed heavy nel 2010 senza prendersi affatto sul serio e ottenere critiche più che positive e moltissima attenzione mediatica non è affatto semplice, soprattutto perché certe sonorità è da alcuni anni che non vanno più tanto per la maggiore. Ma ad attirare su di loro l’attenzione di una grossa fetta di pubblico è stato proprio l’ottimo “In The Future” del 2008, oltre che una scappatella con l’Uomo Ragno nella colonna sonora di SpiderMan 3”. Il disco convince sotto tutti i fronti ed è, dal punto di vista qualitativo, quello che (più o meno) ci si poteva aspettare dall’ensemble canadese: una scrittura solida e convincente e canzoni che funzionano sebbene vengano ripetuti schemi più che abusati. La virata verso sonorità ancor più classicheggianti non segna, in realtà, un passo indietro, ma conferma invece il talento e la personalità dei Black Mountain, band che, si spera, in futuro ci regali ancora molte altre soddisfazioni (www.indieforbunnies.com).
Quello che salta subito all’occhio nell’economia del disco è sicuramente il minutaggio, ridotto di parecchio rispetto al capitolo precedente. Qui i pezzi sono più asciutti ed è evidente la ricerca della rock-song vecchio stile, che arriva puntualmente con “Old Fangs”. C’è sicuramente molta carne al fuoco e i Black Mountain risultano particolarmente bravi a muoversi agilmente tra molti registri diversi, sempre impregnati di un gusto classicamente heavy, hard e metal in alcuni episodi, come in “Lets Spirits Ride” o nella title-track “Wilderness Heart”. Da menzionare anche la sabbathiana “Rollercoaster”, che ammalia soprattutto per gli ottimi intrecci vocali di McBean e Amber Webber. Ricalcando comunque vecchi modelli, i Black Mountain costruiscono un album bilanciato tra episodi veloci, molto veloci, ma anche molto lenti, come la conclusiva “Sadie” (www.indie-rock.it).
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Fernando Falcolini, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.

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