giovedì 4 marzo 2010

Gli SHEARWATER si avventurano attraverso il mare come in un viaggio partorito dalla fantasia di Jules Verne

SHEARWATER “The Golden Archipelago” (Matador, 2010)
www.shearwatermusic.com

Tracklist:
Meridian
Black Eyes
Landscape At Speed
Hidden Lakes
Corridors
God Made Me
Runners of the Sun
Castaways
An Insular Life
Uniforms
Missing Islands

Non si è mai capito bene se Jonathan Meiburg considerasse i suoi SHEARWATER un mero side-project degli Okkervil River, o se, semplicemente, sia riuscito nel miracolo di tenere in piedi due delle più emozionanti epopee musicali degli anni 2000 con eguale divisione di tempo e sforzi. Fatto sta che l’anno scorso è arrivata la sua decisione: gli Okkervil River restano la creatura di Will Sheff, lui invece dedicherà anima e corpo solo a questo strano progetto. Nati nel 2001 con l’effettivo intento di dare spazio ad una serie di brani sognanti che poco avevano a che fare il nuovo folk nervoso degli Okkervil River, gli Shearwater si sono guadagnati via-via uno spazio sempre maggiore grazie ad una costante maturazione. “The Golden Archipelago”, sesto capitolo della saga, è forse anche il più atteso, perché nel 2008 “Rook” aveva convinto tutti e aveva per la prima volta superato la band dell’amico Will in termini di riconoscimenti. E anche questa volta gli Shearwater non deludono le attese di chi si era innamorato delle atmosfere “liquide” della loro musica, eternamente sospesa in un immaginario marino (anche il nome della band è quello di un uccello di mare) che trova qui la propria apoteosi nella copertina, nel titolo, e nei testi a tema sulla vita in un’isola solitaria (Buscadero, Febbraio 2010).

“The Golden Archipelago” è, infatti, un viaggio attraverso la natura selvaggia e incontaminata di isole disperse nell’oceano, ognuna di esse rappresentate proprio da una traccia che ne fa l’omaggio: a partire dall’inno nazionale del Bikini Atoll in “Meridian”, passando poi per le acque della Micronesia, navigando fino all’oasi di pace delle Falklands e risalendo verso le Galapagos. Meiburg ci guida attraverso gli oceani a bordo della sua musica, senza dimenticarsi di aggiungerci aperture maestose, atmosfere epiche e struggenti, melodie che regalano le stesse emozioni provocate alla visione della bellezza della natura: il profumo del mare, l’avvistamento della terra dopo tanti giorni di navigazione, la sensazione della sabbia sotto i piedi nudi (www.panopticonmag.com).

A testimoniarlo è un ricco volume illustrato, concepito da Meiburg insieme al grafico Mark Ohe come un dossier da affiancare all'album, in cui immagini di aborigeni e progetti navali si accompagnano ad antiche mappe ed appunti di viaggio (le copie fisiche sono già esaurite, ma quelle digitali si possono scaricare gratuitamente in formato pdf dal sito ufficiale della band). Lo spirito selvaggio dell'oceano sembra incombere sui brani di “The Golden Archipelago”: lo si intuisce aleggiare sulle ombre del sinistro carillon che punteggia “Hidden Lakes” lo si vede emergere tra i versi di “Black Eyes”; lo si sente rintronare tra le schegge di tempesta della roboante “Corridors”. Le acque si innalzano minacciando di inghiottire ogni cosa, la natura rivendica il possesso della terra. Meiburg non la considera una visione apocalittica: «penso che la stessa nozione di apocalisse sia un'invenzione puramente umana - l'idea che quando cesseremo di esistere ogni cosa cesserà di esistere. Non riusciamo ad accettare l'idea che il mondo possa proseguire senza di noi». L'uomo si riscopre come un naufrago nel mondo che ha preteso di modellare: “un nuovo tipo di profugo”, come l'ha definito Meiburg nel recente articolo pubblicato sul blog “The Huffington Post”, in esilio su un pianeta che sta perdendo “la capacità di resistenza”. Gli Shearwater si avventurano attraverso il mare come in un viaggio partorito dalla fantasia di Jules Verne, alla ricerca della loro personale isola misteriosa: il luogo in cui uomo e natura possono sperare di ritrovare l'armonia (www.ondarock.it). Rino De Cesare

a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo

“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-attiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisiwww.ciccioriccio.it.

3 commenti:

  1. Ieri sera hanno suonato presso La Casa 139, Milano: sono curioso di beccare sul web qualche commento.
    Dopo l'ennesimo ascolto del disco mi piacerebbe aggiungere alla presentazione "38 minuti di musica sognante e pura poesia!".

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  2. scelta davvero eccellente, caro rino

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  3. ... mi hanno ricordato un po' i THREE FISH, side project di Jeff Ament dei Pearl Jam con Robbi Robb e Richard Stuverud.... davvero intensi e delicati anke loro!

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