ALELA DIANE “To Be Still” (Fargo Records, 2009)
www.myspace.com/alelamusic
Tracklist:
Dry Grass & Shadows
White As Diamonds
Age Old Blue
To Be Still
Take Us Back
The Alder Trees
My Brambles
The Ocean
Every Path
Tatted Lace
Lady Divine
Sono suoni caldi e avvolgenti quelli che ci accolgono quando “To Be Still”, recente opera della 26enne californiana Alela Diane, comincia a girare nel nostro lettore. Suoni che fanno pensare a grandi paesaggi, a lunghi viaggi, a mattine nebbiose e fresche, fermi immagine di una vita condotta in maniera semplice e senza esagerazioni (sound36.com).
Figlia di Tom Menig (chitarra e voce dei DeadBeat, una cover band dei Grateful Dead) e di Suzanne (degli Azulita, una band di rock latino) Alela cresce con la presenza costante della musica. A 19 anni i genitori si separano e vendono la casa dove era cresciuta: con i pochi soldi che le spettano, nell’estate del 2004, se ne va nel sud della Francia facendo vita raminga e scrivendo quasi tutto “The Pirate’s Gospel”. Finalmente, con la mente pacificata, ritorna a casa, nelle colline dove era nata, e nello studio del padre registra le canzoni scritte nelle sue peregrinazioni europee; quindi si trasferisce nell’Oregon e comincia a fare concerti, lavorando come cameriera. Nel frattempo prepara materialmente 650 copie del suo cd (piegando le buste di carta, disegnandole una ad una con inchiostro di china, decorandole con merletti fatti sempre da lei) che regala ad amici e parenti e distribuisce ai concerti. Nel 2006 la Holocene Records la mette sotto contratto, rimasterizza “The Pirate’s Gospel” e lo distribuisce negli States. Cominciano tour incessanti e nel 2007 la francese Fargo Records distribuisce il disco nel resto del mondo. Passano due anni ed Alela torna in studio per pubblicare nel Marzo 2009 il nuovo ‘To Be Still’, album che sta facendo parlare di lei come della promessa confermata della nuova scena folk, la nuova Joni Mitchell (oscuromagazine.com.).
Rispetto all’essenziale “The Pirate’s Gospel”, la voce dell’artista di Nevada City è evidentemente migliorata ed è adesso capace di uno spettro interpretativo più ampio. Parallelamente, anche il suono è molto più curato e ricco, contemplando, oltre alla basilare accoppiata voce-chitarra, tutta una serie di strumenti: dal banjo al violoncello, dalle percussioni alla pedal steel. Affiancata da collaboratori del calibro di Matt Bauer, Mariee Sioux e Michael Hurley, Alela offre un’ampia rassegna delle sue doti cantautorali in ballate dal sapore antico, riviste secondo una sensibilità del tutto personale, espressa attraverso le suadenti modulazioni della sua voce e l’andamento, in prevalenza morbido e cullante, di canzoni che sfiorano diverse sfumature di un folk fuori dal tempo, ma mai ridondante né appiattito su un solo profilo della tradizione (ondarock.it).
“To Be Still” è quindi un ulteriore gradino nella crescita della songwriter californiana, sempre più in grado di scrivere ottime canzoni e di interpretarle con una forza e una capacità vocale non comuni, abbracciando anche suoni di matrice britannica (Fairport Convention e Sandy Denny), assieme, ovviamente, a un excursus negli ultimi due secoli di musica a stelle e strisce. La sensazione che rimane alla fine dell’ascolto è quella di trovarsi davanti ad un grande disco di un’artista ormai matura, pronta per essere annoverata tra le maggiori esponenti del folk americano, alla pari di grandi nomi come Lisa Germano e Marissa Nadler (indie-eye.it).
Rino De Cesare
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-attiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – ciccioriccio.it.
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