GRANT LEE PHILLIPS “Little moon” (Yep Roc Records, 2009)
www.grantleephillips.com
Tracklist:
01. Good Morning Happiness
02. Strangest Thing
03. Little Moon
04. It Ain’t The Same Old Cold War Harry
05. Seal It With A Kiss
06. Nightbirds
07. Violet
08. Buried Treasure
09. Blind Tom
10. One Morning
11. Older Now
12. The Sun Shines On Jupiter
Grant Lee Phillips è in giro da più di 20 anni, e può vantare un curriculum di tutto rispetto. Prima i bagliori carbonari degli Shiva Burlesque, l’ala più classicamente psichedelica della scena “trance” di Los Angeles a fine anni ’80. Quindi l’esperienza dei Grant Lee Buffalo, tra le più significative dell’alt-country della decade successiva, grazie in particolare a due dischi: Il funambolico “Fuzzy” e il monumentale “Mighty Joe Moon”. Poi, l’inesorabile declino con un’opera interlocutoria che cercò invano di risalire la corrente, troppo devota agli amici Stipe & Buck senza averne, però, la cinica incisività (“Copperopolis”), e un viaggio senza ritorno in un pallido feeling in stile “americana” (“Jubilee”). Quindi l’avvio di una carriera solista improntata ad un rock mainstream in cui Grant ha soltanto raramente dato prova del suo talento e della passata gloria. “Little Moon”, l’ultimo parto da solista di Mr. Phillips, riapre un discorso in cui i fili col passato vengono riannodati con un songwriting finalmente all’altezza, dall’inizio alla fine, e arrangiamenti calibrati al punto giusto (www.storiadellamusica.it).
Registrato in soli quattro giorni in compagnia di Jamie Edwards alle tastiere, del produttore e bassista Paul Bryan, del batterista Jay Bellerose (recentemente al lavoro con Robert Plant ed Alison Krauss) e del percussionista Sebastian Aymans, il nuovo “Little Moon” colpisce direttamente al cuore con una manciata di brani ben scritti e perennemente in bilico tra folk, rock e pop colto. Momenti di croccante easy listening condotti con buon mestiere (“Good Morning Happiness”) si alternano agli aromi seducenti delle ballate in chiaroscuro che a Grant-Lee sono sempre riuscite magnificamente, con il consumato cantastorie impegnato a destreggiarsi con qualche numero gigione per compensare i fisiologici cali d’ispirazione. I passaggi convincenti (“Nightbirds”, “Violet”, la title track) non mancano, la veste umile non inficia la prova di stile e come cantante Phillips si rivela ancora eccellente per versatilità e trasporto. Paradossale che la canzone in cui con più forza si avverte il respiro dei Buffalo epici sia “One Morning”, forse la più dylaniana che Grant-Lee abbia mai scritto (www.monthlymusic.it.)
“Little Moon” è uno di quegli album che si possono ascoltare e riascoltare dall’inizio alla fine senza saltare un verso, e poi continuare a riprendere in mano per anni con la stessa emozione sempre lì pronta ad accoglierti. Completo, struggente e insieme ottimista, richiede all’ascoltatore solo quel minimo di partecipazione per ritrovare tesori sepolti - come “Blind Tom” ed suo il pianoforte ad accompagnare un testo ipnotico che rimane a lungo nella mente dell’ascoltatore - e farli brillare (la parola “shine” è infatti un leitmotiv della produzione del cantautore americano) (www.chegiornooggi.blogspot.com).
Nota: i commenti sopra riportati sono stati liberamente tratti, a cura di Rino De Cesare, dalla stampa musicale specializzata e da vari siti web.
“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica CICCIO RICCIO di Brindisi – www.ciccioriccio.it
Grande Camillo tu sei il firmamento della Musica d'autore!
RispondiEliminaDio a creato Adamo poi per compagna Eva e alla fine per deliziare le orecchie di noi poveri mortali ha creato CAMILLO!
bY Tonino's
Tonì... sei un poeta... ma che dico? sei un filosofo-po'eta... ma anche un po' beta... insomma 6 meglio di eta beta!
RispondiEliminaazz..CAM, sono Lux degli evillive...
RispondiEliminaIO ADORO GRANT LEE PHILLIPS...
sia da Phillips ke da Buffalo....
adoro SEE AMERICA...e poi l'album JUBELEE è davvero una gran raccolta...!!!
a proposito ne approfitto per comunicarti la ns prox data
come tempo fa ci kiedesti di continuare a comunicartele...eccole qui!!!
i LAHMIA sono una band death metal melodico finalisti a gods of metal 2007 e 2010
spalla degli ARCH ENEMY, DARK LUNACY e tanti altri
death metal melodico alla Dark tranquillity dell'album Projector, ma con riffs di kitarra ke sfociano in virtuosismi maestosi e curatissimi...la voce possente e d'impatto rende il tutto maestoso e di una forza dirompente!!!!!
A PRESTO CAM!
anche virginia creper o come si scrive e' un album eccelente complimenti per la recensione.
RispondiElimina