BUILT TO SPILL “There Is No Enemy” (Warner, 2009)
www.builttospill.com
Tracklist:
Aisle 13
Hindsight
Nowhere Lullaby
Good Ol’ Boredom
Life’s A Dream
Oh Yeah
Pat
Done
Planting Seeds
Things Fall Apart
Tomorrow
Settimo studio album per Built To Spill. Ciò che differenzia quest’ultimo dai suoi immediati predecessori è rappresentato dalle liriche, che da impersonali si fanno oggi carico delle ansie e delle sensazioni di Doug Martsch, il loro barbuto leader. In epoca di imbarazzanti lavori costruiti su sensazionalismi in bassa fedeltà, dove la ribellione è nient’altro che un giro sullo skate visto attraverso le patinatissime inquadrature di MTV, la band di Boise, Idaho, conferma che per emozionare basta essere sinceri, rumorosi e soprattutto immuni alle sciocche regole di un mercato prossimo al collasso. Ben fatto Doug! (indieforbunnies.it).
Da quei ’90s di mezzo che li videro nascere e scorazzare, il mondo è cambiato parecchio. La generazione “X” e quella “Y”, cui prestarono, assieme ad altri, suoni e voce, si è spostata… non abita più qui! Lo scetticismo aspro e condito con un pizzico di sacro furore ha lasciato il posto ad uno strano impasto di angoscia ed eccitazione (sentireascoltare.com). Su tutto questo, tra tappeti di chitarre elettriche (ben tre) e sezioni ritmiche vertiginose, si erge, incontrastata, l’ugola di Doug Martsch, gigante con la voce da fanciullo, che ammanta di meraviglia ed inchioda anche l’ascoltatore più smaliziato. Eppure, nonostante quella barba che inizia ad ingrigirsi, la sua maturazione non è ancora giunta al termine. È entrata, piuttosto, in una nuova fase più malinconica e più introspettiva se vogliamo, che riflette nei testi un'evidente disillusione. “La vita non è altro che un sogno”, cantano questi degni figli di Neil Young, giusto prima di un sorprendente inserto di tromba che tornerà poi verso la fine del disco, in un’ancor più disillusa “Things Fall Apart”. Nel mezzo, le famose bordate a tre chitarre che tutti si aspettano e gli stupendi trip sempre e comunque conditi da ariose melodie da sogno. “There Is No Enemy” è quindi un disco che ha davvero ancora qualcosa da dire. (storiadellamusica.it).
In un panorama musicale dove l'indie e il pop vanno sempre più a braccetto, i Built To Spill riescono pur sempre ad inserirsi con classe e con una forma canzone che fa della semplicità elaborata il proprio cavallo di battaglia. Non per nulla restano una delle migliori creature che gli States ci abbiano offerto negli anni ’90. “There Is No Enemy” è decisamente un buon disco! Un passo in avanti per la loro futura carriera. Lo stile è inconfondibile ma, per fortuna, mai troppo ripetitivo. Si evidenzia un piccolo ulteriore miglioramento rispetto al pur ottimo precedente cd “You In Reverse” in termini di sonorità, stile e volontà. Migliorarsi dopo tanti anni di carriera non è mai facile. Gran bel disco, davvero! (loudvision.it).
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-attiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.