Tracklist:
01. Epic (ascolta: http://youtu.be/9d_O7YzLnIk)
02. Splitter (ascolta: http://youtu.be/RwgjMfi1YF8)
03. Sinner in the sea
04. Fortune teller
05. Para
06. Algiers (ascolta: http://youtu.be/lUWEgv4Us98)
07. Maybe on monday
08. Puerto
09. Better and better
10. No te vayas
11. Hush (ascolta: http://youtu.be/zzgF4Y8pXXQ)
12. The vanishing mind (ascolta: http://youtu.be/9kPMvWsuKG8)
01. Epic (ascolta: http://youtu.be/9d_O7YzLnIk)
02. Splitter (ascolta: http://youtu.be/RwgjMfi1YF8)
03. Sinner in the sea
04. Fortune teller
05. Para
06. Algiers (ascolta: http://youtu.be/lUWEgv4Us98)
07. Maybe on monday
08. Puerto
09. Better and better
10. No te vayas
11. Hush (ascolta: http://youtu.be/zzgF4Y8pXXQ)
12. The vanishing mind (ascolta: http://youtu.be/9kPMvWsuKG8)
Un giorno
ci piacerebbe che i Calexico volassero davvero in Algeria per fare un disco.
Magari registrandolo in una vecchia camera d’hotel, traendo ispirazione dai
rituali da narghilè all’aperto e con un mucchio di strumenti portati in dono
dai tuareg del deserto. Non sarebbe male! Per il momento però accontentiamoci
del fatto che quell’”Algiers” che titola il loro ritorno sia solo il nome di un
quartiere di New Orleans (Louisiana). Quindi niente Algeri e niente Africa, ma “solo” New Orleans, si fa per dire…
Perché da Tucson (Arizona), dal deserto, dalle scorribande su terra rossa, a
questa profumatissima (e rinata) baia della East Coast, il passo è notevole! (http://www.ilcibicida.com/recensioni/calexico-algiers/).
Joey
Burns e John Convertino scoprono il mare e lo celebrano con le belle onde
stilizzate sulla copertina di “Algiers”. Un disco brillante, arioso,
spumeggiante, dalle belle colorazioni. E i Calexico, da quest’altro versante
degli Stati Uniti, si divertono un casino col pop: pezzi “leggeri”, sincopati,
con le trombe a fare irruzione al momento giusto. Attenzione però, non è che la
band si sia dimenticata delle proprie origini. L’Arizona che si nutre della
terra messicana, il pueblo, i bambini che indossano berretti da baseball mentre
giocano a palla e le madri che preparano burrito per mariti impegnati a vedere
il super bowl, sono sempre lì nell’immaginario del duo di Tucson. Si parte da “Epic” con fiati, cori, pianoforti, a cui poi
si aggiunge l’euforia di “Splitter”. Ma… il mare, si diceva… Si sente il
mare in questo nuovo disco dei Calexico. Si sente nei risucchi di una
conchiglia folk come “Hush”, si sente in un messaggio custodito in
bottiglia come “The Vanishing Mind”. Perché il mare, si sa, è
l’ultima speranza di ogni uomo, perché offre sempre un orizzonte per
fantasticare. E poi unisce tutti, senza distinzione! (http://www.ilcibicida.com/recensioni/calexico-algiers/).
Ogni
album dei Calexico sposta impercettibilmente in avanti le frontiere
dell'immaginazione pur rimanendo, in apparenza, fermo sul posto perchè ogni
album dei Calexico aggiunge sempre nuove sfumature ai pensieri, nuovi capitoli
di una storia in progress. L'ultimo “Algiers” arriva a quattro anni di distanza
da “Come To Dust” e teletrasporta immediatamente nell'omonimo quartiere di New
Orleans, simbolo universale di forza orgogliosa e di resistenza ad ogni
possibile e terribile avversità, uragani compresi. (http://www.freequency.it/recensioni/3190/calexico-algiers-anti-records/).
“Algiers”
è uno dei dischi più belli dei Calexico, considerando lo standard medio dei
loro ultimi lavori. È un’opera affascinante e commovente, a tratti drammatica,
che senza grossi scossoni evolutivi, ripropone il loro stile e la loro capacità
assoluta di coinvolgimento. È stata una sorpresa perché non ci si aspettava di
ritrovare Joey Burns e John Convertino in questa splendida forma. La versione
deluxe del disco contiene un secondo cd, “Spiritoso”, che è un concerto che i
Calexico hanno tenuto con la Symphonic Orchestra sia a Vienna che a Potsdam.
Non ci sono solo brani della vecchia produzione in questo “live”, ma anche una
buona manciata di quelli nuovi, che sotto una diversa luce regalano spesso
sensazioni diverse da “Algiers” (http://www.myword.it/rock/reviews/5858).
Il
ritorno dei Calexico con questo nuovo disco è davvero una gran bella notizia
per chi ama la musica alternativa di qualità. Un’occasione per apprezzare,
ancora una volta, le infinite sfaccettature sonore di questa band che dalle
polverose strade del deserto dell’Arizona ha saputo in un paio di lustri
affermarsi a livello internazionale grazie anche a grandi collaborazioni ma,
soprattutto, alla poliedrica creatività dei due leader Burns & Convertino.
Ritroviamo in esso tutte le dinamiche della loro musica che passa agilmente dal
country al jazz e dal latino a reminiscenze morriconiane. Molto presto sarà
anche possibile apprezzare dal vivo la band in due prestigiosi club che
ospitano da sempre band alternative di qualità: il 13 Novembre all’Alcatraz di
Milano e il 14 Novembre all’Estragon di Bologna (http://www.concertionline.com/concerti-alternative/concerti-calexico-a-milano-e-bologna-il-grande-ritorno-del-western-mariachi-sound/).
a cura
di: Camillo
“RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo
Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, realizzato con la radi@ttiva collaborazione
di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in
onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio
Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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