Tracklist:
1.
Getaway (guarda & ascolta: http://youtu.be/n6F8AdBF0qw)
2. Mind Your Manners (guarda & ascolta: http://youtu.be/jWQYYavheUA)
3. My Father’s Son
4. Sirens (guarda & ascolta: http://youtu.be/qQXP6TDtW0w)
5. Lightning Bolt
6. Infallible
7. Pendulum (guarda & ascolta: http://youtu.be/Yabte-qS4k0)
8. Swallowed Whole
9. Let The Records Play (guarda & ascolta: http://youtu.be/tZArHe4mlZ4)
10. Sleeping By Myself
11. Yellow Moon
12. Future Days
2. Mind Your Manners (guarda & ascolta: http://youtu.be/jWQYYavheUA)
3. My Father’s Son
4. Sirens (guarda & ascolta: http://youtu.be/qQXP6TDtW0w)
5. Lightning Bolt
6. Infallible
7. Pendulum (guarda & ascolta: http://youtu.be/Yabte-qS4k0)
8. Swallowed Whole
9. Let The Records Play (guarda & ascolta: http://youtu.be/tZArHe4mlZ4)
10. Sleeping By Myself
11. Yellow Moon
12. Future Days
Per ascoltare l’intero album clicca qui: http://youtu.be/34pE_1sl_yQ
Sembra siano trascorsi
secoli e invece è solo un ventennio fa che i Pearl Jam si accingevano, un po’
controvoglia, a varcare la soglia di un enorme successo, fino a diventare
quello che sono oggi: dei “sopravvissuti” al rock, ma dalla immutata passione! È
uscito lo scorso 15 ottobre e si intitola “Lightning Bolt” il nuovo album, il
10° della loro carriera. La prima cosa che colpisce è il titolo: mai prima d’ora
era stato scelto riprendendo quello di una canzone in scaletta. Potrebbe esser
considerata una minuzia, ma potrebbe anche rappresentare un piccolo
cambiamento, uno dei tanti che si aggiunge ai molti già vissuti dalla band per
via dell’età, dell’esperienza e dall’essere diventati “mainstream”. Ma una nota
di merito va all’artwork del disco, da cui si evince l’occhio di riguardo che i
Pearl Jam hanno sempre avuto nei confronti dell’arte. Per ogni brano è stata
anche ideata un’immagine che ne riassume il messaggio, in modo lampante,
facendo pensare che ci si trovi dinanzi ad un concept album.
Composto da dodici canzoni,
le cui sonorità non si discostano di molto dal grunge (definizione di stile che
oggi appare più come una parola svuotata da ogni significato), una piccola
delusione quest’album potrebbe arrecarla a chi aveva sperato in una nuova fase
della band, magari più sperimentale … ma non è così! Registrato agli Henson
Recording Studios di Los Angeles, prodotto da Brendan O’Brien, la band ci ha
lavorato sopra per quattro lunghi anni. Le aspettative erano tante, e per il
suo lancio si è scelto di fare le cose in grande stile. Già nel mese di luglio,
un countdown compariva sul loro sito ufficiale, indicando quanto tempo sarebbe
trascorso dal lancio del nuovo singolo, “Mind Your Manners”, un pezzo punk
rock, in classico stile PJ, quasi una rivisitazione in chiave moderna di “Spin
the Black Circle” (contenuta nel loro 3° album “Vitalogy” del 1994). Segno che
anche loro, come già accaduto alle grandi bands del passato come Rolling Stones
o U2, arrivati a questo punto, sono costretti a cercare un compromesso, sia con
i fans di lunga data – dei veri e propri integralisti, conservatori e
tradizionalisti, ma solo verso i PJ, s’intende – sia con i nuovi, cresciuti a
dismisura da quando Vedder compose la colonna sonora per il film di Sean Penn “Into
the Wild” e che sempre più iniziano ad apprezzare la loro musica e i valori che
li hanno resi grandi. Non tutti, del resto, optano per una scelta radicale come
è capitato, ad esempio, agli R.E.M.: sciogliersi e lasciare che ognuno prenda
la propria strada.
È in definitiva – e non
poteva essere altrimenti – un disco che segna una nuova stagione per la band di
Seattle, non più giovanissima, e i cui componenti sono ormai quasi tutti padri
di famiglia. Certo, le sorprese non mancano, come “Infallible”, brano scritto a
quattro mani da Stone Gossard e Jeff Ament, il cui sound ha un gusto dal sapore
vintage che a tratti sfocia nel funky, o “Pendulum”, “Future Days” e “Yellow
Moon”, pezzi che sarebbero stati buoni per “Into The Wild”, e che non
mancheranno di affascinare la nuova leva di fans. La blueseggiante “Let The
Records Play”, invece, riecheggia un Neil Young d’antan: lo “Zio Neil” a cui il
disco è dedicato. Il brano d’apertura, la potente “Getaway”, mette subito le
cose in chiaro, come a dire “tranquilli, nonostante tutto, siamo sempre Noi”. (Pasquale Rinaldis, www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/19/musica-il-ritorno-dei-pearl-jam-con-lightning-bolt/749585/)
a cura di: Camillo “RADI@zioni”
Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.” è
un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva
collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo,
in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio
Riccio” (www.ciccioriccio.it)
di Brindisi.
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