venerdì 25 febbraio 2011

WIRE: uno dei pochi gruppi davvero rilevanti tra quelli nati durante l'esplosione del punk nel 1977


WIRE “Red Barked Tree” (Pink Flag, 2011) - www.pinkflag.com

Tracklist: 
01. Please Take
02. Now Was
03. Adapt
04. Two Minutes
05. Clay
06. Bad Worn Thing
07. Moreover
08. A Flat Tent
09. Smash
10. Down To This
11. Red Barked Trees

A due anni e mezzo di distanza da “Object 47”, precedente album in studio, i Wire tornano con un nuovo lavoro, “Red Barked Tree”, il 12° della loro carriera. Il disco si presenta con meno elettronica e più chitarra elettrica rispetto agli ultimi dischi della storica formazione post-punk inglese, con derive acide, new-wave, art-punk e alcuni episodi più pop. Secondo quanto dichiarato dalla stessa band, con questa raccolta i Wire hanno voluto avvicinarsi maggiormente alle loro esibizioni dal vivo con le quali sono stati fortemente impegnati negli ultimi anni. (http://spettacoli.tiscali.it/musica/recensioni/Wire/RED-BARKED-TREE/6935/)
Non è facile giudicare in maniera imparziale un nuovo lavoro dei Wire, band monumento in grado di generare ancora devozione e rispetto, a 34 anni di distanza dal loro esordio. Studenti di Belle Arti, sempre attenti agli aspetti sia grafici che metodologici della propria creatura, i quattro ragazzi inglesi si resero protagonisti, nell’arco del biennio 1977/1979, realizzando "Pink Flag", "Chair Missing" e “154”, tre albums che in pochi mesi scolpirono la storia del punk e del post-punk, e che peseranno come immensi macigni sulle loro teste per tutto il resto della carriera: metri di paragone impossibili da eguagliare. Non è facile raccontare la storia dei Wire, ma certamente si può affermare che ancor oggi siano uno dei pochi gruppi davvero rilevanti tra quelli nati durante l'esplosione del punk del 1977. Nel corso della loro travagliata esistenza, tra scioglimenti e rifondazioni, non sono mai stati colpiti dal morbo dell'autocelebrazione ma sono sempre rimasti fedeli all'idea di evoluzione e sperimentazione che li ha resi in qualche modo immuni al passare del tempo. L'attuale fase creativa dei Wire (che ha già visto la produzione degli ottimi “Send”, “Object 47” e della serie di Ep “Read And Burn”), vede l'assenza del chitarrista Bruce Gilbert, che si è chiamato fuori da qualche anno. Oggi la line-up è composta dai tre membri originari: Colin Newman, voce e chitarra, Graham Lewis, voce e basso e Robert Gotobed dietro la batteria. (http://www.ondarock.it/recensioni/2011_wire.htm)
Eleganti e ricercati, come nell'iniziale "Please Take", ritmicamente multiformi, come nella successiva "Now Was", o malinconicamente power-rock come in "Adapt", che potrebbe assurgere al ruolo di nuovo inno ufficiale della band, i Wire si riconfermano, con “Red Barked Tree”, gruppo di statura superiore. Le traiettorie musicali qui esposte sono eterogenee: si passa dai granitici riff di "Two Minutes", una rasoiata rimasta ferma nei cassetti da quasi dieci anni, alle veloci rotondità di "A Flat Tent", che dal vivo, statene certi, sarà una vera bomba e ancora "Smash", verso la fine, riesce nella complicata missione di permettere all'insieme il definitivo salto di qualità, conferendo a "Red Barked Tree" la giusta dose di orecchiabilità, senza mai scadere nella faciloneria da quattro soldi. (http://www.ondarock.it/recensioni/2011_wire.htm)
Concludendo, se è questo l’album con cui si vuole provare a conoscere la musica dei Wire, lasciate perdere e puntate altrove la vostra attenzione. Se, invece, com’è giusto che sia, conoscete già la band, “Red Barked Tree” vi piacerà e non potrete non apprezzarne l’approccio e la verve con cui i Wire l’hanno concepito. (http://www.ilcibicida.com/readarticle.php?article_id=1925)


“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Fernando Falcolini, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.


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