BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB “Beat The Devil's Tattoo”
(Abstract Dragon/ Vagrant/ Cooperative, 2010)
www.blackrebelmotorcycleclub.com,
Tracklist:
Beat the Devil's tattoo
Conscience killer
Bad Blood
War machine
Sweet feeling
Evol
Mama taught me better
River styx
The toll
Aya
Shadow's keeper
Long way down
Half-state
Dalla migliore tradizione psichedelica di San Francisco, ecco il ritorno di una delle più potenti e travolgenti bands in circolazione. Questo disco è stato preceduto dal loro primo album live ufficiale intitolato semplicemente “Live”. Il CD dal vivo contiene quattordici tracce, mentre il DVD (che è stato girato prevalentemente in bianco e nero, nel tipico stile della band) propone un dietro le quinte dei concerti e il “making of” di “Howl”, il loro disco del 2005. (indie-rock.it)
Ma dimenticate il pop! Dimenticate l’elettronica! Questo è solo rock and roll! E non cercate ritornelli facili o melodie accattivanti in “Beat the Devil’s Tattoo”. I BRMC hanno deciso di spingere con decisione sull’acceleratore. Questo è forse l’album più cupo e distorto che il gruppo abbia mai fatto ed è una sintesi perfetta delle due anime della band: quella rock psichedelica degli esordi e quella acustica di “Howl”, un viaggio nel cuore profondo della musica rock americana. Un percorso che parte con l’ipnotico stomp semiacustico della titletrack, e si conclude con la lunghissima ed iper-distorta “Half State”. Nel mezzo c’è tutto quello che Peter Hayes e Robert Levon Been – per la prima volta affiancati dalla nuova batterista Leah Shapiro – sanno fare, né più e né meno: rock viscerale, quasi garage, intriso di folk e blues. Musica sicuramente per cultori del genere, ma suonata con il cuore e la rabbia di chi questi suoni li sente nelle ossa. (musikarma.wordpress.com)
Con i loro giubbotti in pelle nera e l’aria vissuta – anche se in realtà all’epoca erano poco più che ventenni – i BRMC s’inserirono perfettamente nel revivalismo garage/rock’n’roll dei primi anni Zero, perfettamente a loro agio fra Strokes e White Stripes. Quello che però li distingueva da molti altri gruppi simili, e che rappresentava la loro peculiarità, era l’elemento shoegaze di chiara impronta Jesus And Mary Chain, il quale riuscì a dare un tocco di freschezza all’eponimo debut album (2001) ed al successivo “Take Them On, On Your Own” (2003). Eppure, quello che arrivò dopo spiazzò tutti: “Howl” (2005) era opera semiacustica, intrisa di folk, country, gospel e american roots music; un disco splendido, ma non tutti capirono ed accettarono la svolta. E allora il trio decise di tornare sui suoi passi con “Baby 81” (2007), pubblicazione più elettrica e rock, ma tutto sommato deludente. Poi arrivò l’orrido pastrocchio strumentale di “The Effects Of 333”, ambient, noise & drone fatto da musicisti che, si percepì chiaramente, si muovevano maldestramente in un territorio che non era il loro, ma nessuno lo capì, anche perché non c’era nulla da capire. Sembrava di aver a che fare con una band in spaventosa crisi d’idee, forse finita o quasi. Invece “Beat The Devil’s Tattoo” convince nel giro di pochi ascolti e vede il trio alla riscossa. In questo senso “Beat The Devil’s Tattoo” è una bella collezione di canzoni, suonate con convinzione e attitudine giusta e, tra l’altro, risulta anche esser la loro creazione più matura, poiché è abile nel mantenere l’equilibrio fra le due anime dei BRMC, quella garage rock e quella acustica. Vera musica da bikers, che rende giustizia alla ragione sociale del complesso. Certo il vero garage, quello più basilare e sanguigno, è un’altra cosa, e i puristi continueranno a preferire, fra i contemporanei, gente come Lords Of Altamont e simili. Tuttavia “Beat The Devil’s Tattoo” rimane un ottimo disco rock a tutto tondo, che dimostra la sostanza dei BRMC, musicisti reali e non semplici fenomeni legati ad una moda passeggera. (outune.net)
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radio-attiva collaborazione di Rino De Cesare, Fernando Falcolini, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
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