GAMMA RAY: "Empire Of The Undead” (Ear Music / Edel, 2014) – www.gammaray.org
Tracklist:
01. Avalon
02. Hellbent
03. Pale Rider
04. Born to Fly
05. Master of Confusion
06. Empire of the Undead
07. Time for Deliverance
08. Demonseed
09. Seven
10. I Will Return
11. Built A World
01. Avalon
02. Hellbent
03. Pale Rider
04. Born to Fly
05. Master of Confusion
06. Empire of the Undead
07. Time for Deliverance
08. Demonseed
09. Seven
10. I Will Return
11. Built A World
Kai Hansen
risorge dalle sue ceneri. Venticinque anni d’onorata carriera, almeno
tre capolavori (“Heading For Tomorrow”, “Land Of The Free”, “Somewhere Out In
Space”) e una coerenza come poche altre band storiche: questi i Gamma Ray giunti nel 2014 all’undicesimo album
in studio. Dopo due ottimi EP e un altrettanto eccelso live album vede
finalmente la luce il nuovo lavoro targato Gamma Ray. “Empire Of The Undead” ha
visto una genesi decisamente lunga e tormentata: dall’abbandono dell’ormai
storico batterista Dan Zimmerman fino all’incendio dello studio di
registrazione di Kai Hansen, il rinnovato quartetto tedesco ha dovuto
affrontare non poche disavventure (www.spaziorock.it/recensione.php?&id=gamma_ray_empire_of_the_undead_2014).
La vera
forza dei Gamma Ray resta il sapiente eclettismo delle atmosfere messo in
campo, che comprendono cattiveria e solennità, lo scanzonato e l’onirico. I
testi, tra l’apocalittico e l’epico, sono più che adeguati per un genere come
quello proposto dal mastermind Kai
Hansen (www.truemetal.it/cont/articolo/empire-of-the-undead/69078/1.html). Pollice
verso, invece, per l’artwork. Forse il peggiore mai visto su una copertina dei
Gamma Ray. A parte questo, “Empire Of The Undead” è comunque un disco ben
prodotto e convincente per via della presenza di diversi episodi che i fans
della band difficilmente potranno non apprezzare. Un gradito ritorno, su
livelli più consoni ad un nome, quello di Kai Hansen, che ha fatto la storia
del metal europeo (http://metalitalia.com/album/gamma-ray-empire-of-the-undead/).
L’undicesima
fatica in studio dei Gamma Ray porta con se non pochi timori se analizziamo il
recente passato della band che nell’ultimo decennio sembrava aver perso per
strada la sua ispirazione. Dopo un periodo così lungo di appannamento non è
certo facile ritrovare la via maestra, ma quel piccolo genio di Kai Hansen è
riuscito a tirar fuori l’ennesimo coniglio dal suo magico cilindro. Come?
Cambiando, portando innovazione e ringiovanendo la propria musica, guardando
dritto-dritto… al passato. Ovviamente non stiamo parlando di una rivoluzione
copernicana, ma parlando di una band solidamente ancorata alle proprie basi, il
cambiamento ha quasi del clamoroso. Sarà per la ritrovata varietà della sezione
ritmica (ormai da troppi anni stereotipata e monotona), ma l’album risulta
suonato magistralmente e con una produzione mirata che ben esalta i singoli
passaggi. Trattandosi di Gamma Ray non possono comunque mancare i brani più
veloci e spensierati e mentre di “Master Of Confusion” ed “Empire Of The
Undead” si è già detto tutto (sono entrambe presenti nell’EP uscito lo scorso
anno) e si confermano come brani di assoluto spessore, la bella sorpresa è
rappresentata da “Born To Fly”, nella quale Kai Hansen trova un ritornello da
pelle d’oca.
Probabilmente
se questo “Empire Of The Undead” avesse mantenuto la qualità dei primi sei
pezzi anche nella seconda parte del disco oggi staremmo qui a parlare di un
nuovo capolavoro e di un nuovo punto di riferimento per tutto il power metal,
ma ahimè non è così. Resta comunque l’impressionante lavoro di cambiamento e
crescita del sound che seppur ricco di contaminazioni (forse eccessive) da
parte di band quali Judas Priest e Queen (influenze comunque da sempre presenti
nel sound del Raggio Gamma), non cade nel banale ed anzi dona nuova energia ad
una band che abbiamo dato sin troppe volte per finita. Il padre del power metal
europeo ha deciso che era tempo di cambiare e, come sempre, ha fissato un nuovo
punto di partenza. Che il viaggio, quindi, continui ancora a lungo e non
importa se ci porterà in una nuova terra della libertà o nello spazio più
profondo: con “Empire Of The Undead”, Kai Hansen ci ha riacceso la fantasia, e
ora tutto è possibile (www.spaziorock.it/recensione.php?&id=gamma_ray_empire_of_the_undead_2014).
A cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.”
è un programma ideato da Camillo
Fasulo e realizzato con la radi@ttiva
collaborazione di Gabriella
Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24
sull’emittente radiofonica “Ciccio
Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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