AND YOU WILL KNOW US BY THE TRAIL OF DEAD “Lost
Songs” (Richie Records, 2012) - www.andyouwillknowusbythetrailofdead.bandpage.com
01. Open Doors
02. Pinhole Cameras
03. Up To Infinity (guarda/ascolta: http://youtu.be/3Ni31X-aWDo)
04. Opera Obscura
05. Lost Songs (guarda/ascolta: http://youtu.be/XBLf4ekMRIg)
06. Flower Card Games (guarda/ascolta: http://youtu.be/xKJO8X4SviQ)
07. A Place To Rest
08. Heart of Wires
09. Catatonic (guarda/ascolta: http://youtu.be/zwQnULvbWFI)
10. Awestruck
11. Bright Young Things (guarda/ascolta: http://youtu.be/Ve_gWdphnVg)
12. Time and Again
...And You Will Know Us by the Trail of Dead, spesso abbreviato in Trail
of Dead, è il nome di un gruppo indie rock statunitense (arriva da Austin,
Texas) conosciuto, soprattutto, per delle intensissime performances live. La band prende il nome da un antico canto rituale
Maya. Il nucleo creativo del gruppo è composto da Conrad Keely e Jason Reece
che si alternano fra batteria, chitarra e voce, sia su disco che dal vivo. (http://it.wikipedia.org/wiki/...And_You_Will_Know_Us_by_the_Trail_of_Dead)
Il percorso discografico
dei Trail Of Dead è stato uno dei più vivaci tra le bands che hanno
caratterizzato gli anni ’00. Dagli esordi ad oggi abbiamo assistito a diversi
esperimenti che li hanno portati a fare un viaggio a ritroso nella storia del
rock, partendo dal moderno per arrivare alle influenze psichedeliche anni ’70.
Non sorprende più di tanto l’ennesimo ribaltamento sonoro ma di sicuro
stupisce, in positivo, il risultato finale. “Lost Songs” è la mutazione più
estrema del combo texano. Siamo di fronte ad un disco che rispecchia pienamente
quanto già anticipato dal singolo “Up To Infinity”: batteria incalzante,
potenti riffs e più momenti che si avvicinano all’hardcore. Ma la vera novità è
la deriva heavy metal che ha il picco nell’accoppiata “Opera Obscura” e “Lost
Songs”, un tappeto di tamburi su cui si incastonano chitarre pesantemente
distorte. (http://www.sentireascoltare.com/recensione/10714/and-you-will-know-us-by-the-trail-of-dead-lost-songs.html)
Giù il cappello, sguardo
basso e rubinetto dell’umiltà ben aperto, a farne sgorgare un bel fiotto
costante. Questa è la postura consigliata di fronte a un disco così, che ci
riconsegna una grande band in forma e con un tiro da levare il fiato. Non che i
Trail Of Dead si fossero persi nel corso degli album precedenti, mostrando
piuttosto sfaccettature e volontà di sperimentazione che in generale avevano
ammorbidito il loro impatto. Con “Lost Songs”, invece, tornano a picchiare duro
come nell’epocale “Worlds Apart” del 2005, un disco che miscelava una vena
indie/college rock statunitense a un piglio post hardcore di derivazione washingtoniana,
tipica di molte band Dischord fiorite a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta (Il
nome Fugazi suggerisce qualcosa?). Per l'ottavo lavoro in studio la band texana
sceglie di incidere nel “vecchio mondo”, ossia negli Horus Sound Studios di Hannover
(Germania), e dichiara che l’ispirazione che guida l’intero disco è
intellettuale e variegata, l’espressione del rifiuto del sentimento di “apatia
verso gli eventi del mondo che affligge la scena della musica indipendente
ormai da più di un decennio”. Una
dichiarazione d’intenti piuttosto pesante che, con un colpo di scena da
manuale, sfocia in un disco godibilissimo che mescola melodie non scontate, ma
contagiose, a vere e proprie mazzate di energia. E se il desiderio della band
era quello di scuotere coscienze e far circolare il sangue più veloce in vene e
arterie, beh, sembra che l’obiettivo sia stato centrato piuttosto bene! Certo,
i Trail Of Dead non riservano sorprese, né estraggono conigli bianchi dal
cilindro, ma qui fanno al top ciò che meglio sanno fare: hardcore evoluto a
forte densità di chitarre e con ritmiche nervose, frenetiche e, a tratti,
asfissianti. (http://www.rockol.it/recensione-5004/And-You-Will-Know-Us-By-The-Trail-of-Dead-LOST-SONGS)
Un ritorno che è una
bomba. Questa è la definizione più adatta al più recente lavoro sfornato dai
Trail Of Dead. Un disco che ritorna alla vera essenza del post-hardcore che
tanto emozionava negli anni ’90 e lo mescola con l’indie rock che da sempre ha
caratterizzato lo stile Trail Of Dead. Ora però prendete l’album, mettetelo su
e tirate un bel respiro, si entra in apnea per 57 minuti. Il disco è fatto di
basso, batteria e chitarre che si aggrappano a distorsioni forti per poi
sfociare in un mare di accordi maggiori. Non vi è via di scampo, ma godetevelo
in tutto! (http://www.impattosonoro.it/2012/11/15/recensioni/and-you-will-know-us-by-the-trail-of-dead-lost-songs/)
“RADI@zioni/N.R.G.”
è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva
collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo,
in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio
Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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