Tracklist:
Disc 1: Deform to Form a Star
1. Grace for Drowning
2. Sectarian
3. Deform to Form a Star (VIDEO)
4. No Part of Me
5. Postcard
6. Raider Prelude
7. Remainder the Black Dog (VIDEO)
Disc 2: Like Dust I Have Cleared from My Eye
1. Belle de Jour
2. Index (VIDEO)
3. Track One
4. Raider II
5. Like Dust I Have Cleared from My Eye
Disc 1: Deform to Form a Star
1. Grace for Drowning
2. Sectarian
3. Deform to Form a Star (VIDEO)
4. No Part of Me
5. Postcard
6. Raider Prelude
7. Remainder the Black Dog (VIDEO)
Disc 2: Like Dust I Have Cleared from My Eye
1. Belle de Jour
2. Index (VIDEO)
3. Track One
4. Raider II
5. Like Dust I Have Cleared from My Eye
Pubblicato in una varietà
di edizioni (che vanno dal semplice doppio cd, al corpulento libro con tre cd,
blue-ray e un raffinato libro fotografico di 120 pagine), il secondo album di
Steven Wilson è una delle opere più imponenti del 2011. L 'eclettismo di "Insurgentes",
il primo capitolo solo del nostro,
non viene accantonato in "Grace For Drowning", ma è evidente una
maggiore coesione degli elementi sonori. La febbre jazz di kingcrimsoniana
memoria è il colore più evidente nel nuovo multi-cromatico sound di Steven
Wilson, ma non c'è traccia della speculazione ibrida e confusa dei nuovi attori
del progressive-jazz, né la fragilità
del Canterbury-sound. Il vigore del
metal viene solo ideologicamente accantonato, la sua energia non si manifesta
più con roboanti corpi chitarristici, ma è usata per tonificare toni e timbri
degli elementi sonori: il risultato è una piccola-grande orchestra che verifica
la sua consistenza in complesse trame sperimentali per poi librarsi in un nuovo
racconto epico che restaura emozioni e paure di un’era stilistica lontana.
Resta evidente che l'amicizia e la stima di Robert Fripp nonché il
coinvolgimento nelle ristrutturazioni sonore degli album dei King Crimson
e dei Jethro Tull
ha accelerato il percorso vintage che si concretizza nell'album più
classic-rock della sua carriera. (www.ondarock.it)
A differenza di “Insurgentes”,
dove la musica aveva connotazione prettamente elettrica e trasmetteva ansia tramite
il particolare utilizzo dell’elettronica e di suoni drone (qui ne abbiamo reminiscenze
su “Sectarian”), “Grace For Drowning” è più malleabile, spesso acustico e sono gli
strumenti a fiato o classici a venire utilizzati in maniera insolita e avanguardista;
seguendo questa strada, “Deform To Form A Star” non risulta così lontana dalla band
madre anzi diremmo che, a parte tutti i preamboli e le eccezioni del caso, questo
lavoro ci sembra particolarmente vicino agli ultimi Porcupine Tree. Il suo essere
jazzy e progressivo (nel vero senso del
termine) permette comunque a molte tracce di questo lavoro di essere moderne in
molti momenti, (“Postcard”, “Remainder The Black Dog”) e ospiti di rilievo come
Jordan Rudess, il bravissimo Nic France alla batteria, Tony Levin e Steve Hackett
danno chiaramente quel qualcosa in più che comunque al musicista di Hemel Hempstead
non necessita dato che per l’ennesima volta sciorina un talento a tutto tondo, davvero
inavvicinabile. (www.metallus.it)
(Rino De Cesare)
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma
curato da Camillo Fasulo, Marco
Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Rino De
Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio
Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
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