Tracklist:
1. Little Eyes
2. No Time
3. Speed Freak (video)
4. Creepin’ (video)
5. Turtle Back Rider (video)
6. Densaflorativa
7. I Don’t Need Nobody
8. Misleading Me
9. Summer Of 1942 (video)
10. Insideout
11. Deep Down Below
12. Open Your Eyes
1. Little Eyes
2. No Time
3. Speed Freak (video)
4. Creepin’ (video)
5. Turtle Back Rider (video)
6. Densaflorativa
7. I Don’t Need Nobody
8. Misleading Me
9. Summer Of 1942 (video)
10. Insideout
11. Deep Down Below
12. Open Your Eyes
Dopo l'ottimo esordio omonimo del 2007 e lo strepitoso seguito di "Brain Cycles" del 2009 (proposto come disco radi@ttivo nella puntata #1072 di “RADI@zioni” del 9 novembre 2009), "The great escape of Leslie Magnafuzz", terzo lavoro della band americana, corre veloce come un treno impazzito su binari psichedelici, tra echi hendrixiani e sonorità alla Blue Cheer. Formatisi nel 2003 da un'idea del cantante e polistrumentista Parker Griggs, dopo vari cambiamenti di line up, la formazione odierna prevede tra l'altro il bassista Zach Anderson e il batterista Cory Berry: dunque un vero power trio capace di catapultarci indietro nel tempo, alle sonorità acide del rock blues anni 70. "The great escape of Leslie Magnafuzz" sembra suonare come una potentissima jam session: senza pausa alcuna il trio sforna a ripetizione riff e ritmi talmente potenti da tener letteralmente incollato alla sedia l'ascoltatore. (distorsioni-it.blogspot.com)
I Radio Moscow sono la dimostrazione di come oggi si possa ancora fare musica fresca di alto livello che richiami le sonorità seventies mischiando Zeppelin con Hendrix e Deep Purple con Black Sabbath. Gli elementi del precendente “Brain Cycles” vengono ripresi e amplificati, a discapito del blues tout court, in lunghe cavalcate acide come l'opener “Little Eyes”. La stessa sorte tocca alla successiva “No Time” che ricorda i Grand Funk Railroad: immaginiamo che la band dal vivo sia come l'attacco di un B-52 a pieno carico di bombe ad alto potenziale distruttivo. Gli assoli acidi e la ritmica ansiogena di “Speed Freak” confluiscono nel bellissimo blues Creepin': il brano è arricchito dall'armonica e liriche ossessive interrotte solo dell'assolo forgiato nel wah-wah che passerebbe velocemente l'esame Jimi. (rockaction.it)
Registrato al Prairie Sun nel Nord della California, già covo di Tom Waits, Iggy Pop, Paul McCartney, Santana e Primus, per citarne una minima parte, la vera forza di questa registrazione, tutta in analogico e con strumentazioni anni sessanta, è che non ci sono pause: continui assoli di chitarra richiamano la storia del più virtuoso Hendrix ed è “Turtle Back Rider” a regalare le maggiori emozioni, per ammissione dello stesso cantante: “Lì c’è tutto il senso e il suono del disco’’. È un album libero, anche figlio dell’improvvisazione e della jam session: libero nei suoni e senza confini, così insensatamente anacronistico da incastrarsi perfettamente in questo millennio. Per i Radio Moscow, questa produzione non dovrà essere il punto d’arrivo di una svolta stilistica, ma il carburante essenziale per i loro progetti futuri, benzina per il loro pulmino. (outsidersmusica.it)
(Rino De Cesare)
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
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