Tracklist:
1. Black Tongue (video http://youtu.be/1vNBeoPOZls)
2. Curl Of The Burl
3. Blasteroid
4. Stargasm
5. Octopus Has No Friends
6. All The Heavy Lifting
7. The Hunter
8. Dry Bone Valley
9. Thickening
10. Creature Lives (video http://youtu.be/LxALZkrAIIE)
11. Spectrelight
12. Bedazzled Fingernails (video http://youtu.be/DcZBLzAkiUY)
13. The Sparrow (video http://youtu.be/M8RvJ8N_MS8)
2. Curl Of The Burl
3. Blasteroid
4. Stargasm
5. Octopus Has No Friends
6. All The Heavy Lifting
7. The Hunter
8. Dry Bone Valley
9. Thickening
10. Creature Lives (video http://youtu.be/LxALZkrAIIE)
11. Spectrelight
12. Bedazzled Fingernails (video http://youtu.be/DcZBLzAkiUY)
13. The Sparrow (video http://youtu.be/M8RvJ8N_MS8)
Tra le band emerse negli anni ’00 sono quelle dotate di maggior creatività e personalità, tra le poche davvero in grado di apportare qualcosa di nuovo nell’universo metal, riuscendo anche a raggiungere buoni livelli di apprezzamento e di popolarità. La loro musica non è proprio di facile assimilazione: parte dal thrash e dal death, passa per hardcore, sludge e psychedelia per approdare al prog e al rock classico. Sono una band in continua evoluzione ed ogni album è diverso da quello che l’ha preceduto. Hanno girato il mondo in compagnia dei maggiori nomi del metal mondiale. Hanno suonato per il pubblico di Iron Maiden, Slayer, Metallica, Machine Head e Tool prima di arrivare a riempire i grandi club nel loro più recente tour mondiale da headliner. Si sono fatti valere e si sono guadagnati il rispetto di una larga fetta di fans e di coloro che, soprattutto dal metal, cercano sempre qualche nuova e vincente soluzione. “The Hunter” è il loro quinto album da studio e le sorprese non finiscono qui! (Rock Hard n° 24, vers. Italiana, ottobre 2011)
Dopo quattro album concept sugli elementi base della natura - acqua, aria, terra e fuoco - con “The Hunter” il filone viene accantonato. Non si parla più di imprese epiche e di citazioni romanzesche. Al primo ascolto si potrebbe rimanere perplessi. Il suono si fa smussato, rotondo. Perde un pò della ruvidità dei lavori precedenti. Le tracce non sono più suite da oltre 10 minuti, ma schiette e dirette, quasi in “your face”. In ogni caso sono un passo in avanti, nuova linfa per il metal. I puristi potranno anche storcere il naso, in quanto c’è una strizzata d’occhio ad un’apertura più mainstream, ma quest’album non passerà inosservato e lo vedremo sicuramente nella top ten dei migliori album del 2011. (http://www.impattosonoro.it/2011/10/26/recensioni/mastodon-the-hunter/)
La varietà è il vero marchio di fabbrica di quest’opera, con accelerazioni classicamente metal (come “Dry Bone Valley” e “Spectrelight”) e inserti allucinatori (come in “Bedazzled Fingernails”). Ma è con citazioni esplicite dai Pink Floyd che “The Hunter” raggiunge la vetta. Se “The Sparrow”, unico pezzo del disco a sfiorare i 6 minuti, è una lenta discesa nell’oblio, che rievoca cavalcate e voli a perdersi, è “Creature Lives” ad aprire orizzonti fino ad ora inesplorati dai Mastodon. L’inizio è una citazione che si sfoga nella campionatura di “On the Run” dei Pink Floyd e di “Invincible” dei Muse, salvo poi trasformarsi in un arpeggio di chitarra dolce e secco allo stesso tempo. Il crescendo è da apoteosi e la solennità dei cori, uniti all’aprirsi della melodia, lascia brividi e bocche aperte. Onore ai Mastodon, quindi, che non avranno certo fatto un disco perfetto, ma hanno avuto il coraggio di non cavalcare l’onda ripetendosi e, anzi, trasportando il loro stile inconfondibile in canzoni diverse e forse più accessibili, ma allo stesso tempo tremendamente virtuose. (http://www.osservatoriesterni.it/mastodon-hunter)
Sarà “The Hunter” quel passo di troppo che condusse il “Black Album” e “Songs For The Deaf” e i loro rispettivi autori (Metallica e Queens Of The Stone Age, per intenderci) verso il grande pubblico mainstream, slegato da quello più affezionato e devoto? Difficile rispondere. Per ora prendiamoci qualche anno per valutare feedback e passi futuri. Ma terminato l'ascolto, un piccolo pensiero s’insinua come un tarlo nella mente, soprattutto avendo, ancora, nelle orecchie i suoni dei precedenti dischi. Ma, dopo tutto, i due album sopra citati sono entrati di diritto tra gli imprescindibili del rock, quindi quale augurio migliore? Il consiglio per godersi questo disco è di non armarsi fino ai denti per andare a caccia dei fantasmi del passato ma godersi l'album per quello che è, aspettando le prossime battute di caccia per meglio inquadrarlo nella discografia del gruppo. Solo allora scopriremo se questo “The Hunter” è una meritata pausa o un nuovo inizio. Nonostante tutte queste parole, una delle migliori uscite dell'anno! (http://enzocurelli.blogspot.com/2011/10/recensione-mastodon-hunter.html)
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
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