venerdì 5 agosto 2011

BATTLES: spingono verso il futuro mantenendo ben salde le proprie radici nel passato!

BATTLES “Gloss Drop” (Warp Records, 2011) http://bttls.com/

Tracklist:
1. Africastle
2. Ice Cream (Featuring Matias Aguayo)
3. Futura
4. Inchworm
5. Wall Street
6. My Machines (Featuring Gary Numan)
7. Dominican Fade
8. Sweetie & Shag (Featuring Kazu Makino)
9. Toddler
10. Rolls Bayce
11. White Electric
12. Sundome (Featuring Yamantaka Eye)




Il secondo album dei Battles, dopo l'exploit dell'esordio con “Mirrored” e dopo l'abbandono di Tyondai Braxton, è uscito nei primi giorni dello scorso giugno. Il titolo è “Gloss Drop”.
Mirrored” era stato un album che aveva creato un certo buzz intorno a sé e nel circuito rock alternativo sia per il suo approccio moderno e “contaminato” alla materia sia perché la band era formata da membri di Don Caballero, Helmet e Tomahawk. In coerente continuità col debut, già dall’iniziale “Africastle” i ritmi si fanno dispari e allegri (i contrappunti tastieristici ricordano alcuni giochi elettronici anni ’80) in un mix di ricercatezza e linearità; il delirio electro-rock di “Wall Street” mostra un attenzione al ritmo davvero particolare, in una sorta di compendio tra i King Crimson più soft contaminati da elettronica e post rock. (http://www.metallus.it/recensioni/gloss-drop/)
I tanti che avevano adorato "Mirrored" - sottoscritto compreso - hanno temuto il peggio alla notizia, ormai due anni or sono, della dipartita dalla band di Braxton, polistrumentista, voce e autentico genio della band esplosa nel 2007. All'epoca "Gloss Drop" era già più o meno pronto, ma Ian Williams, John Stanier e David Konopka decisero che non sarebbe stato giusto mandare in stampa un disco in realtà non pienamente loro, ma condizionato dalla presenza/assenza dell'ex-socio. Così rimisero mano alle dodici tracce realizzate, invitarono qualche amico e collega (Matias Aguayo, Gary Numan, Kazu Makino e Yamantaka Eye) a prestare la propria voce per alcuni brani e, nel giro di 24 mesi scarsi, eccoci di fronte a questo monolite che resta profondamente "Battles", pur essendo qualcosa di completamente diverso. Di due cose gli amanti di "Mirrored" possono essere certi: in questo "Gloss Drop" riconosceranno, pur se trasfigurati, i Battles di quattro anni fa, ma - cosa più importante - se pensavano che l'assenza di Braxton avrebbe mandato in frantumi l'esplosiva miscela math-rock, si sono sbagliati di grosso. Certo, mancano le sfuriate dal gusto free-jazz, ma il sound della band non è mai stato tanto coeso e, per così dire, "dritto". Assottigliando ancor di più la parte elettronica e l'uso peculiare del vocoder, che era diventato marchio di fabbrica della band, i Battles sono ora diventati un'originalissima ma più tradizionale band math-rock. Math-rock intriso, però, di un'aura di divertissement, di vitale ironia, che li differenzia dalla fredda matematicità di gruppi inseriti nel loro stesso filone. La prima vera chicca dell'album è la riesumazione in un contesto così lontano dalle sue origini di Gary Numan nel turbine oscuramente cinematico di "My Machines". Il tribalismo caraibico deformato di "Dominican Fade" spezza il mood e fa da ponte verso il cuore dell'album, quella "Sweetie & Shag" alla quale Kazu Makino (from Blonde Redhead) dona un sensuale tocco dance-pop. La breve dilatazione post-rock "Toddler" serve a prendere fiato prima del gran trittico finale. Violenza industrial e pantomima teatrale si fondono nei due minuti abbondanti di "Rolls Bayce", prima che "White Electric" esploda di un crescendo rossiniano (!), che si scioglie nell'irriverente baraonda di mugugni e singulti di "Sundome" nel quale Mr. Boredoms Yamantaka Eye scimmiotta versi incomprensibili. Il vitalismo al fulmicotone dei nuovi Battles si è superato, perdendosi e ritrovandosi in qualcosa di completamente diverso ma comunque uguale a se stesso. Una band che nella perdita ha trovato un nuovo, irresistibile, inizio. (http://www.ondarock.it/recensioni/2011_battles.htm)
Sì, i Battles del 2011 sono forse meno inattesi, meno “rivoluzionari” di quelli che negli anni ’00 idearono un nuovo modo di suonare math-rock, ibridando quest’ultimo al progressive e al post-rock tramite una concezione quasi “strutturalista” della composizione. Tuttavia sono ben lontani dall’essersi “normalizzati”, conservando quel lampo di genio che li fa essere fra i gruppi più intriganti degli ultimi anni, grazie a un suono che spinge verso il futuro ma, nello stesso tempo, mantiene salde radici nel passato. (http://www.outune.net/dischi/top-records/battles-gloss-drop/22827)
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it



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