Tracklist:
01. Dragonaut
02. Redeemer Of Souls
03. Halls Of Valhalla
04. Sword Of Damocles
05. March Of The Damned
06. Down In Flames
07. Hell & Back
08. Cold Blooded
09. Metalizer
10. Crossfire
11. Secrets Of The Dead
12. Battle Cry
13. Beginning Of The End
+ Limited deluxe edition bonus tracks:
14. Snakebite
15. Tears Of Blood
16. Creatures
17. Bring It On
18. Never Forget
A cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
01. Dragonaut
02. Redeemer Of Souls
03. Halls Of Valhalla
04. Sword Of Damocles
05. March Of The Damned
06. Down In Flames
07. Hell & Back
08. Cold Blooded
09. Metalizer
10. Crossfire
11. Secrets Of The Dead
12. Battle Cry
13. Beginning Of The End
+ Limited deluxe edition bonus tracks:
14. Snakebite
15. Tears Of Blood
16. Creatures
17. Bring It On
18. Never Forget
I Judas Priest raggiungono
i 40 anni di carriera e forti di un’esperienza incredibile sfornano con “Redeemer
Of Souls” un album dalle molteplici sfaccettature che forse non renderà felice
alla follia nessuno ma che allo stesso tempo propone quanto di meglio i nostri
sappiano fare, unendo quasi tutti gli stili che gli inglesi hanno vissuto e interpretato
durante la loro lunga militanza.
Il precedente doppio album
“Nostradamus” (2008) non aveva riscosso un successo planetario e non erano
mancate critiche pepate all’approccio eccessivamente cupo e cadenzato dei
brani. Questo sound lo ritroviamo anche in pezzi come “Secrets Of The Dead”
(track fin troppo tronfia e pesante); si tratta di canzoni dal ritmo cadenzato
in cui la potenza vocale di Halford non esplode e non convince in pieno.
Il meglio del CD è
rappresentato da quei brani più tosti e taglienti che presentano la coppia di
chitarre Tipton / Faulkner (che troviamo per la prima volta in un full length
dopo la fine del sodalizio con K. K. Downing) e Rob Halford in grande spolvero.
Parliamo, ad esempio, di “Battle Cry”, track poderosa caratterizzata da un
riffing eccelso e da linee vocali in crescendo che permettono al metal singer
per eccellenza di tornare ai livelli d’un tempo.
Altro pezzo che ci consegna
i Judas migliori è “Metalizer”, un vero e proprio inno al metallo che pone
ancora sugli scudi un ottimo Rob Halford ed anche Scott Travis, che finalmente
può sfogarsi un po’ di più al drum kit; il bridge è da brividi e gli assoli di
chitarra sono all’altezza della fama del gruppo.
Nella tracklist abbiamo poi
una serie di brani che ci ricordano l’approccio anni ’70 e ’80 dei nostri, come
ad esempio la rock/blues-oriented “Crossfire” (comunque non uno dei pezzi più riusciti)
o il classico melodic anthem “Down In Flames” caratterizzato da una buona
prestazione di Halford (senza strafare) ed una ritmica mai eccessiva che ci
ricorda i brani più patinati dei nostri. Non mancano, inoltre, pezzi di grande
spessore epico come la potente “Halls Of Valhalla” (qui anche i Judas si fanno
attrarre dalle tematiche vichinghe) o la trascinante “Sword Of Damocles”, in
cui il drumming di Travis diventa ancora una volta determinante per
sottolineare l’incisività del riffing.
A conti fatti i brani meno
attraenti sono, oltre a quelli già citati, alcuni fra i primi della scaletta
come ad esempio la scialba “March Of The Damned”, cadenzatone poco brillante
che propone un Halford decisamente fuori forma. Se consideriamo poi che i Judas
Priest presentano, oltre alla versione normale, anche una limited edition con
ben cinque pezzi in più, possiamo affermare che di fronte a tanta abbondanza
ogni vecchio e nuovo fan della band troverà, senza dubbio, un buon numero di
canzoni che saranno in grado di soddisfarlo (www.metallus.it/recensioni/recensione-redeemer-of-souls).
“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine
Tateo, in onda tutti i
lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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