Tracklist:
01. This blue world
02. Charge
03. Fly boy blue / Lunette
04. New York morning
05. Real life (Angel)
06. Honey sun
07. My sad captains
08. Colour fields
09. The take off and landing of everything
10. The blanket of night
Sono le vicissitudini
della fatidica soglia dei quarant’anni ad animare il nuovo disco degli Elbow. Il carattere “pieno” della musica
della band di Manchester, dal punto di vista non solo sonoro, ma anche
esistenziale, rimane infatti il punto focale anche di questa uscita: un
affresco come al solito raffinato ed elaborato di un’età legata a grandi
mutamenti (http://www.ondarock.it/recensioni/2014_elbow_thetakeoffandlanding.htm).
Vogliamo tutto.
Vogliamo la gioia, il conforto, l’amicizia, la passione, le belle giornate, la
malinconia, la pioggia. Desideriamo essere protetti, proteggere, essere
confortati, aiutati, essere ricordati e dimenticare, ricordare ed essere
dimenticati. Incontriamo sulla nostra strada persone per cui saremo tutto o
niente. Avremo i nostri nomi incisi per sempre sulla corteccia di un albero o
fugacemente impressi sulla sabbia soltanto fino alla prossima onda. Siamo una
parte consistente di una piccolissima parte dell’universo.
Abbiamo bisogno dei dischi degli Elbow, che sono quanto di più vicino possiamo immaginare a questo inarrestabile turbine di pulsioni. E “The Take Off And Landing Of Everything” è probabilmente il punto più alto e compiuto della carriera degli Elbow, arrivati alla consapevolezza del sesto disco e decisi più che mai a continuare sulla propria rotta senza smarrire la bussola. Abbiamo bisogno di troppe cose ed altrettante ne esigiamo. Loro non fanno altro che ascoltare le nostre parole e tenerci compagnia con la musica migliore che potessimo immaginare. Una manciata di brani memorabili. Una delle meraviglie di un anno già generosissimo di dischi da ricordare per tanto, tantissimo tempo (http://www.indieforbunnies.com/2014/03/17/elbow-the-take-off-and-landing-of-everything/).
Abbiamo bisogno dei dischi degli Elbow, che sono quanto di più vicino possiamo immaginare a questo inarrestabile turbine di pulsioni. E “The Take Off And Landing Of Everything” è probabilmente il punto più alto e compiuto della carriera degli Elbow, arrivati alla consapevolezza del sesto disco e decisi più che mai a continuare sulla propria rotta senza smarrire la bussola. Abbiamo bisogno di troppe cose ed altrettante ne esigiamo. Loro non fanno altro che ascoltare le nostre parole e tenerci compagnia con la musica migliore che potessimo immaginare. Una manciata di brani memorabili. Una delle meraviglie di un anno già generosissimo di dischi da ricordare per tanto, tantissimo tempo (http://www.indieforbunnies.com/2014/03/17/elbow-the-take-off-and-landing-of-everything/).
Sesto album in 14
anni per gli Elbow, band che si conferma come una delle migliori realtà dell’indie
pop britannico, abili costruttori di complesse composizioni che si avvalgono di
belle melodie e arrangiamenti fantasiosi e mai banali. Le loro canzoni si
sviluppano come approfondite narrazioni lungo un arco di tempo ben superiore ai
canonici 3 minuti, dando modo ai musicisti di variare molto sul tema
principale, arricchirle di suoni, emozioni, sentimenti, agli Elbow la lezione
del prog è evidentemente presente. Come nello stile di lavoro del gruppo, l’album
ha avuto una lunga gestazione: registrato prima negli studi Real World di Peter
Gabriel e poi completato nei loro Blueprint Studios. Una lunga e tormentata
gestazione ha avuto anche la scelta del titolo, fino a che al terzo tentativo l’album
ha assunto il titolo di una delle sue tracce, facendo esplicito riferimento
alle complesse vicende di vita di fronte alle quali si sono trovati i
musicisti. Il titolo, che potremmo tradurre come “Decollo e Atterraggio di
ogni cosa” fa
proprio riferimento a questa altalena di momenti di gioia, paura, dolore, solitudine,
felicità di cui è fatta la vita (http://www.distorsioni.net/canali/dischi/the-take-off-and-landing-of-everything).
Raffinato, rarefatto
ed elegante, “The Take Off And Landing Of Everything” ha il pregio dei grandi
dischi: quello di essere bello e non facile, di non essere commerciale ma di
penetrarti, di sottolineare sensazioni che trovi evocative nel tuo più
profondo, di essere la colonna sonora di qualsiasi situazione in cui ti trovi
nell’istante dell’ascolto, di porti di fronte un nuovo punto di vista per
viverle. Il cantato racconta di bufere di fiori, whisky irlandese, decisioni da
prendere, rimpianti onirici, dubbi e responsabilità da quarantenni. Racconta.
Con voce piena ma soave, decisa ma dolce, supportato dalla musica mai banale
che rimarca ogni passaggio donandogli sempre la veste più appropriata, quasi
meditativa, lasciando all’ascoltatore la facoltà, appunto, di ascoltare. Un’ora,
suddivisa in dieci brani, da ascoltare, quindi, e fare propria. Nella maniera
che meglio si creda. Ma sicuramente godendosela con l’anima ( http://www.shiverwebzine.com/2014/03/20/elbow-the-take-off-and-landing-of-everything-2014-fictionpolydorgeffen/).
A cura di: Camillo
“RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo
Fasulo e realizzato
con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo
Saponaro e Carmine
Tateo,
in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio
Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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