Tracklist:
01. Fanfare (guarda & ascolta l’album teaser: http://youtu.be/474-tI3oKVM)
02. Dear Friend (guarda & ascolta: http://youtu.be/tawWSAgLd_M)
03. Her Hair Is Growing Long
04. Love To Love
05. Future Vision
06. Moses Pain (guarda & ascolta: http://youtu.be/H2vboCenoW4)
07. Cecil Taylor (guarda & ascolta: http://youtu.be/-S7OkHSJJGY)
08. Illumination
09. Desert Trip
10. Fazon (guarda & ascolta: http://youtu.be/wx6QMGROgBs)
11. New Mexico
12. Lovestrong (guarda & ascolta: http://youtu.be/T8ujfMUfUII)
13. All The Way Down (guarda & ascolta: http://youtu.be/PxhIlga9cEY)
01. Fanfare (guarda & ascolta l’album teaser: http://youtu.be/474-tI3oKVM)
02. Dear Friend (guarda & ascolta: http://youtu.be/tawWSAgLd_M)
03. Her Hair Is Growing Long
04. Love To Love
05. Future Vision
06. Moses Pain (guarda & ascolta: http://youtu.be/H2vboCenoW4)
07. Cecil Taylor (guarda & ascolta: http://youtu.be/-S7OkHSJJGY)
08. Illumination
09. Desert Trip
10. Fazon (guarda & ascolta: http://youtu.be/wx6QMGROgBs)
11. New Mexico
12. Lovestrong (guarda & ascolta: http://youtu.be/T8ujfMUfUII)
13. All The Way Down (guarda & ascolta: http://youtu.be/PxhIlga9cEY)
In molti, nel 2011,
rimanemmo rapiti, intrappolati in quella rete da pesca dell’impressionante
debutto “Gentle Spirit”, all’insegna di uno psychedelic folk dai tratti intimisti.
Non era semplice immaginarsi quale sarebbe stato il passo successivo, ma era
già chiaro che da un autore come Jonathan Wilson non sarebbero arrivate
fotocopie sbiadite e ingabbiate in formule precostituite. Il cuore del nuovo
“Fanfare” batte a Laurel Canyon, e la forza e l’eleganza sprigionate dalla
proposta del trentottenne songwriter del North Carolina è pienamente
riconducibile a un’epopea che parte da Crosby, Stills and Nash (il primo e il
terzo sono anche graditissimi ospiti nella delicata “Cecil Taylor”, omaggio al
pioniere del free jazz, e Nash compare anche in “Moses Pain”), passa per Joni
Mitchell ed emana addirittura profumi “pinkfloydiani”.
“Fanfare” è un titolo
eloquente, ambizioso tanto quanto l’opera stessa: Jonathan osa, contamina,
sperimenta, guarda a un passato glorioso e non solo non cerca in alcun modo di
nasconderlo, ma espone fiero le sue radici e le sue passioni, senza fingere
nulla, in un album suonato per davvero, con canzoni lunghe che percorrono
spesso traiettorie imprevedibili. La dimora in cui siamo ospitati profuma di
legno nuovo, di foglie essiccate, ed è confortevole e calda come l’autunno
anomalo durante il quale è arrivato sugli scaffali questo lavoro eclettico e
corale, ultimato dopo nove mesi grazie al fondamentale apporto di un gruppo di
amici musicisti di primo livello, come Josh Tillman (noto anche come Father
John Misty) che presta la sua voce nelle armonie di “Future Vision”, e Jackson
Browne che non solo ascoltiamo in “Moses Pain” e in “Desert Trip”, ma che è anche
il proprietario del Groove Master Studio a Santa Monica in cui l’intero disco
(un doppio LP, per i cultori del vinile) è stato mixato.
Registrato totalmente su
nastro analogico con apparecchiature vintage, “Fanfare” è la piena
dimostrazione che è possibile agganciarsi alla storia del rock senza per forza
limitarsi a manie passatiste: non c’è una caduta di tono, le canzoni di Wilson
sono ricche ma mai pacchiane, scomodano padri nobili riplasmando il tutto,
intelligentemente, con un occhio al presente. La girandola di citazioni va da
una sponda all’altra dell’Atlantico e comprende la palese adorazione per David
Crosby, Beach Boys, John Lennon, Bob Dylan, Jerry Garcia e persino Steve
Winwood. C’è di tutto, in “Fanfare”, ma ciò non implica che non emerga, alla fine
dei quasi ottanta minuti di ascolto, un’identità riconoscibile.
Il secondo album di
Jonathan Wilson, pur non privo di occasionali pecche (il consiglio è di
assaporarlo un sorso per volta, con delle opportune pause, come i doppi album
di un tempo), riesce a non essere una celebrazione accademica e dimostra che
c’è ancora posto, nel sempre più competitivo e frenetico music business, per
musica autentica, vibrante, scritta e suonata con rispetto e sentimento,
dall’eccellente qualità del suono, in grado di conquistare un pubblico
trasversale. Non suoni insolente la copertina con il particolare della
Creazione di Adamo di Michelangelo: “Fanfare” è un’opera d’arte con tutti i
crismi, un tributo vivo, un lavoro di paziente e meticolosa archeologia
moderna. In sintesi, uno dei dischi più memorabili di questo 2013! (www.sentireascoltare.com/recensioni/jonathan-wilson-fanfare)
a cura di: Camillo
“RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.” è
un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva
collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo,
in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio
Riccio” (www.ciccioriccio.it)
di Brindisi.
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