Tracklist:
01. Target Earth (guarda/ascolta: http://youtu.be/jGVMuZkK5jU)
02. Kluskap O' Kom (guarda/ascolta: http://youtu.be/jSuyJokh9Lg)
03. Empathy For The Enemy (guarda/ascolta: http://youtu.be/b3Mz8HPJS4o)
04. Mechanical Mind (guarda/ascolta: http://youtu.be/8KVXu-OXpR8)
05. Warchaic
06. Resistance
07. Kaleidos
08. Corps Etranger
09. Artefact
10. Defiance
01. Target Earth (guarda/ascolta: http://youtu.be/jGVMuZkK5jU)
02. Kluskap O' Kom (guarda/ascolta: http://youtu.be/jSuyJokh9Lg)
03. Empathy For The Enemy (guarda/ascolta: http://youtu.be/b3Mz8HPJS4o)
04. Mechanical Mind (guarda/ascolta: http://youtu.be/8KVXu-OXpR8)
05. Warchaic
06. Resistance
07. Kaleidos
08. Corps Etranger
09. Artefact
10. Defiance
Con un inquietante soldato
alieno in copertina, tornano i geniali canadesi Voivod, teste di serie del
metallo più avanguardistico e open-minded da ormai tre decadi. Di acqua sotto i
ponti ne è passata parecchia dai tempi del seminale debutto thrash “War And
Pain” (1984), ma a causa di svariate sventure personali e artistiche la band
non ha mai potuto raccogliere quanto giustamente meritato. Ciò nonostante,
Michel “Away” Langevin e soci non hanno mai mollato, mostrando una sincera e
incrollabile determinazione a portare avanti la loro personalissima creatura
musicale, attraverso una serie invidiabile di album-capolavoro, sempre
eterogenei e innovativi. Sotto molti punti di vista il nuovo “Target Earth” è
proprio un collettore, una ricapitolazione delle varie
esperienze/influenze/sonorità indagate dai Voivod in carriera, caratterizzandosi
da subito come un fondamentale tassello di sintesi, dopo le due più recenti
uscite, dignitose ma probabilmente non essenziali e memorabili, come “Katorz”
(2006) e “Infini” (2009). Le ragioni di questo positivo e sensibile salto di
qualità stanno innanzitutto nella rinnovata line-up. “Target Earth” è infatti
il primo album composto da Away e dal vocalist Snake (il primo membro storico a
rientrare in formazione) assieme al vecchio bassista Jean-Yves “Blacky”
Thériault, dapprima sostituito dall’ex Metallica Jason Newsted), ma soprattutto
col nuovo chitarrista Daniel “Chewy” Mongrain di scuola techno-death (già con
Martyr, ex-Cryptopsy, ex-Gorguts), chiamato a sostituire il compianto Denis
“Piggy” D’Amour, scomparso nel 2005. Mongrain, le cui impressionanti capacità
sono già state testate e promosse nel corso degli ultimi, trionfali tour, si
dimostra perfettamente a suo agio anche in sede di composizione, garantendo una
necessaria continuità stilistica. L’oscuro ma ormai familiare universo
fantascientifico dei Voivod, contemporaneamente strano e ironico, risplende in
questi solchi con l’esplosiva potenza di una supernova, catapultandoci in una
dimensione spazio/tempo di puro entusiasmo musicale. “Target Earth”: obiettivo
centrato, missione compiuta! (www.outsidersmusica.it/recensione/Musica/voivod-target-earth)
Sono passati ormai tre
decenni dalla nascita dei Voivod,
ad inizio anni Ottanta… Eppure sembra ieri che, dopo un paio di album di
caotico metal-punk-thrash per psicolabili violenti, questi metallari canadesi
si inventavano un sound – e forse anche un genere che loro solamente praticano
e suonano – davvero nuovo, originale e inimitabile: il techno-thrash! Ebbene,
cari metallari e derivati, i Voivod ce l’hanno fatta. “Target Earth” suona come
un omaggio incredibilmente fedele e filologico al songwriting e al sound del fu
“Piggy” D’Amour, consegnandoci una band ispiratissima, in forma e soprattutto
fedele alla propria natura. Il feeling generale ricorda da vicino lavori ormai
leggendari della loro discografia, come “Dimension Hatröss” (1988) e
“Nothingface” (1989) tra dissonanze, brani spigolosi, divagazioni deraglianti,
animo prog e quel senso di pericolo imminente che da sempre rende speciali i
migliori dischi dei Voivod (www.rockol.it/recensione-5112/Voivod-TARGET-EARTH).
Con “Target Earth” i
Voivod non solo hanno centrato l’obiettivo, ma si sono spinti di nuovo oltre,
mettendosi nuovamente in gioco e rileggendo il sound che essi stessi hanno
creato. Ancora una volta, a trent’anni di distanza dal loro debutto, i Voivod
sono tornati per ricordare al mondo intero la loro natura di extraterrestri,
perché una band così non può che essere di un altro pianeta. Gli alieni
esistono, eccome!
Non ci sono dubbi! Con
“Target Earth” siamo di fronte alla più insperata e irreale delle resurrezioni:
un disco stracarico di idee, non un filler che sia uno in quasi un’ora di
musica. Lineare negli intenti, complesso nella struttura, “Target Earth” è
l’album che ci si aspetta dai Voivod. Disco favoloso, senza se e senza ma! Già
disco dell’anno, per quanto mi riguarda! (metalskunk.com/2013/02/19/doppia-recensione-voivod-target-earth-century-media).
a cura
di: Camillo
“RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.”
è un programma ideato
da Camillo Fasulo e realizzato con la
radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine
Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24
sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
Nessun commento:
Posta un commento