1. Children Of The Sun (ascolta: http://youtu.be/7PSZb76cTcE)
2. Anabasis
3. Agape
4. Amnesia (ascolta: http://youtu.be/_iuukyjCz74)
5. Kiko
6. Opium (ascolta: http://youtu.be/zReWPjreJzI)
7. Return Of The She-King
8. All In Good Time (ascolta: http://youtu.be/AF_bBhDnjZs)
2. Anabasis
3. Agape
4. Amnesia (ascolta: http://youtu.be/_iuukyjCz74)
5. Kiko
6. Opium (ascolta: http://youtu.be/zReWPjreJzI)
7. Return Of The She-King
8. All In Good Time (ascolta: http://youtu.be/AF_bBhDnjZs)
Sedici anni di silenzio discografico,
per un gruppo “pop”, equivalevano, un tempo, a un esilio senza ritorno. Non oggi,
che l'assenza prolungata è diventata un plusvalore su cui giocarsi il ritorno
sulle scene trasformandolo in “evento”. Tanto più se si tratta di un marchio
esoterico come quello dei Dead
Can Dance, già di per sé estraneo alle logiche della musica di consumo e
dello sfruttamento intensivo. Certo, DCD non sono più avventurosi e inquietanti
come ai tempi dei primissimi dischi per la 4AD, ma la loro proposta continua ad
essere un magnete irresistibile per le nostre orecchie (http://www.rockol.it/recensione-4967/Dead-Can-Dance-ANASTASIS).
La prima domanda che sorge
spontanea alla notizia di una reunion è inevitabilmente legata alle motivazioni
originate da tale decisione. Di reunion, in questi anni, ne abbiamo viste
tante: molte accolte con il piacere di un “bentornati”, altre capaci di
partorire nuovi tasselli da aggiungere a trascorsi importanti; ma una
considerevole parte di queste ha finito col produrre lavori di gran lunga
inferiori alle attese. Brendan Perry e Lisa Gerrard di grandi cose ne hanno fatte
tante. Con le loro voci e con la loro eterna ricerca, Dead Can Dance hanno saputo scrivere alcune
fra le pagine più suggestive e innovative della musica tutta, distanziandosi
con originalità da qualsiasi etichetta, pescando da un passato arcano,
mescolando le radici con la sperimentazione, agganciandosi qua e là a tendenze
più o meno definite, ma mantenendosi sempre ben saldi ad un marchio di fabbrica
esclusivo. Tre quarti di quella che oggi suole classificarsi sotto l'etichetta
di dark-wave deve buona parte della sua ispirazione ai due, che, dopo la
separazione, nei rispettivi percorsi solisti hanno adattato la potenza
evocativa della loro musica all'immagine: quella dei film (per la Gerrard) ma
anche quella dell'intimo cantautorato e della pura suggestione (nel caso di
Brendan Perry).
Oggi, a sedici anni dal
bistrattato ma non certo pessimo “Spiritchaser” - epitaffio che segnò una
deriva prettamente etnica - le due metà si ricongiungono, ed ecco tornare a
brillare il marchio Dead Can Dance. Riprendendo il discorso precedente, è
lecito domandarsi cosa potesse avere di nuovo da dire un duo il cui percorso
pareva essere, definitivamente, un cerchio perfetto. Per rispondere, poteva
essere sufficiente l'indizio di “Amnesia”, assaggio regalatoci dal duo anticipando
di un mese l’uscita del nuovo disco. L'ugola di Perry, intatta e ancor più
profonda, guida alla scoperta del nuovo universo sonoro prettamente “mediterraneo”,
come suggerito anche dall'omaggio all'Antica Grecia del titolo: “Anastasis”.
E così i Dead Can Dance
sono tornati e la loro “resurrezione” (questa la traduzione di “Anastasis” dal
greco titolo dell'album) non poteva, davvero, essere più lucente di così. “Anastasis”
è disco legato strettamente ai loro trascorsi ma mai autoreferenziale, l'album
maturo di un duo il cui suono trae le sue coordinate da stili senza tempo,
tanto quanto pare esserlo la loro musica. (http://www.ondarock.it/recensioni/2012_deadcandance_anastasis.htm).
Come la flora presente nell’artwork di copertina, hanno delle radici profonde
ma contemporaneamente cercano di arrivare al sole riuscendo a rinascere per l’ennesima
volta. Proprio come l’anastasi greca e la resurrezione come forma di riscatto
dai dolori della vita materiale (http://www.impattosonoro.it/2012/08/20/recensioni/dead-can-dance-anastasis/).
Una gran sorpresa, ben oltre le più rosee aspettative, Uno tra i prodotti
migliori di questo 2012. Giù il cappello!
a
cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo
Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, realizzato con la radi@ttiva collaborazione
di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in
onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica
“Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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