Tracklist:
01. Caravan (video: http://youtu.be/EfOTSQED1GY)
02. BU2B
03. Clockwork Angels
04. The Anarchist
05. Carnies (video: http://youtu.be/v1tVdpzAtNc)
06. Halo Effect
07. Seven Cities of Gold
08. The Wreckers
09. Headlong Flight (video: http://youtu.be/RG_MnbtmlTo)
10. BU2B2
11. Wish Them Well
12. The Garden (video: http://youtu.be/EXYDLMJbM0A)
01. Caravan (video: http://youtu.be/EfOTSQED1GY)
02. BU2B
03. Clockwork Angels
04. The Anarchist
05. Carnies (video: http://youtu.be/v1tVdpzAtNc)
06. Halo Effect
07. Seven Cities of Gold
08. The Wreckers
09. Headlong Flight (video: http://youtu.be/RG_MnbtmlTo)
10. BU2B2
11. Wish Them Well
12. The Garden (video: http://youtu.be/EXYDLMJbM0A)
Un giovane uomo che
insegue i propri sogni, combatte per essi contro tutto e tutti, ne passa di
ogni colore, incontra anarchici, pirati, alchimisti, s'imbatte in carnevali
esotici, si diverte pure, però deve sempre tenere d'occhio un tizio, un
orologiaio che gli scandisce inesorabilmente il tempo. I Rush
hanno voluto creare un affresco classicamente apocalittico ri-aggiornando, di
fatto, la teoria dell'individuo alle prese con le proprie aspirazioni - tematiche
che hanno reso popolari e piuttosto controversi i testi del
batterista/scrittore Neil Peart.
Un concept album: materia rischiosa,
obsoleta, polverosa, faticosa, che comunque vada regalerà grandi soddisfazioni
ai suoi autori. Un album che riporta il trio canadese dalle parti di dove tutto
ebbe inizio: "2112", la space story che li rese celebri quasi
quarant'anni fa, quando l'hard rock zeppeliniano decise
di legarsi sempre più con gli ultimi spasmi di un prog di stampo yessiano, dando così il
“La” a un genere. E oggi? Oggi Lee, Lifeson e Peart si sentono forti, decisi,
ispirati, impegnati, energici, si sentono giovani & furiosi (come ha tenuto
a sottolineare il biondo chitarrista in una recente intervista) (http://www.ondarock.it/recensioni/2012_rush_clockworkangels.htm).
Alex Lifeson, rispetto al
precedente “Snakes
And Arrows” (2007), abbandona la chitarra acustica e riprende l’elettrica
buttando giù riff su riff. Il suo modo di suonare tributa se stesso e tutta la
produzione Rush passando per momenti hendrixiani o jazzati. Geddy Lee è sempre
Geddy Lee. Ulula come suo solito. Il basso – che ve lo dico a fare? – è da
sogno. Sferraglia clamoroso con le ritmiche che solo lui sa creare; forse è meno
pulito rispetto al passato ma, adeguandosi al tiro del sound attuale, è in
grado di sbandierare groove da tutti i pori. Neil Peart, ancora una volta,
vince. “The Professor”, alla sua veneranda età, è tuttora in grado di
reinventarsi, mettersi in gioco, stupire (http://www.outune.net/dischi/top-records/rush-clockwork-angels/58124).
E allora? "Clockwork
Angels", dopo una gestazione decisamente lunga, lascia da parte ogni
remora e scaraventa sull'ascoltatore una potenza sonora che da queste parti
forse non si era mai udita, a questi livelli. Niente di assordante,
intendiamoci, ma è come se i tre ex-ragazzi avessero avuto voglia di premere
sull'acceleratore, ben consci di essere dei maestri assoluti nel controllo
della vettura, nel disegno delle curve, nel cambio di marcia inudibile e pure
perfettamente sincronizzato, nonché foriero di ulteriori sorprese (http://www.ondarock.it/recensioni/2012_rush_clockworkangels.htm).
Poche storie, questo è il
disco dei Rush più pesante da parecchio tempo a questa parte. I singoli
“Caravan” e “BU2B”, usciti ormai un anno fa, sono un ottimo esempio della
potenza rock del disco. Anche “Headlong Flight”, il nuovo singolo, è un altro
sasso: tributa pure il classico “Bastille Day” e continua a picchiare per più
di 7 minuti, crescendo fino al delirio di Peart nella parte finale. Pochi i
momenti più melodici, ma spiccano “The Wreckers” (che mischia sonorità anni ’60
alle melodie più pop dei Rush della seconda metà degli anni ’80) e la
conclusiva “The Garden” (http://www.outune.net/dischi/top-records/rush-clockwork-angels/58124).
A parte un paio di passi
falsi, il disco merita quindi una promozione a buoni voti, anche se i
capolavori degli anni d’oro sembrano ormai alquanto lontani. E per concludere
ecco un quiz per tutti i fans dei Rush: l’orologio della copertina è regolato
alle 21:12 precise… Vi suggerisce nulla?!?! (http://www.thewallofsound.it/2012/08/18/rush-clockwork-angels/)
a cura di: Camillo
“RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un
programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, realizzato con la radi@ttiva
collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo,
in onda tutti i lunedì e venerdì tra
le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio
Riccio” (www.ciccioriccio.it) di
Brindisi.
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