Tracklist:
1. Hammer Of The Gods
2. Back In '79
3. Surviving Against The Odds
4. Mists Of Avalon
5. Call To Arms
6. Chasing The Bullet
7. Afterburner
8. When Doomsday Comes (Hybrid Theory)
9. No Rest For The Wicked
10. Ballad Of The Working Man
11. Call To Arms (orchestral version)
1. Hammer Of The Gods
2. Back In '79
3. Surviving Against The Odds
4. Mists Of Avalon
5. Call To Arms
6. Chasing The Bullet
7. Afterburner
8. When Doomsday Comes (Hybrid Theory)
9. No Rest For The Wicked
10. Ballad Of The Working Man
11. Call To Arms (orchestral version)
Una delle domande che è più ovvio porsi è: cosa abbia ancora da dire e che emozioni possa ancora suscitare una band che ha all’attivo quasi una ventina di album (questo è il n° 19), dopo un cammino cominciato alla fine dei ’70, sulla scia di quella che fu definita allora la New Wave of British Heavy Metal. Beh, In un mondo dove tutto cambia nell’arco di pochi anni, dove ogni certezza viene stravolta, rimangono per fortuna alcuni punti fermi su cui fare riferimento. I Saxon sono un’istituzione in ambito di metal classico, ed il loro 19° disco, “Call To Arms”, risplende radioso come una stella, quasi a voler guidare i cercatori delle sonorità più tradizionali. Basta ascoltare l’iniziale “Hammer Of The Gods” per capire che la formula stilistica di Byford e compagni non è cambiata nemmeno di una virgola rispetto a quanto fatto negli ultimi dischi, ma constatiamo con gioia che sanno fare il loro mestiere ancora dannatamente bene! Certo, capolavori come “Wheels Of Steel” o “Denim & Leather” sono solo un ricordo, ma è impossibile rimanere indifferenti di fronte a brani epici come la già citata opener o all’hard’n’heavy roccioso della nostalgica “Back In ’79” o di “Surviving Against The Odds”. Hard rock, heavy metal e tanta passione sono tutto ciò che troverete su “Call To Arms”, un disco che non pretende certo di stupire, ma che si pone come una certezza per chi non chiede altro che ascoltare un’oretta di “old school music”. Per molti i Saxon sono una band finita, basta invece assistere ad un loro concerto o ascoltare questi nuovi brani per sentire il ruggito vigoroso di una formazione in grado di incendiare i nostri cuori ancora per molti degli anni a venire. (metalitalia.com/album/saxon-call-to-arms/)
Accompagnato da una delle copertine più brutte che la musica ricordi, “Call To Arms” è, ad oggi, il miglior disco heavy del 2011. Per una volta, in pratica, hanno ragione pubblicità, presskit, interviste e - questo è veramente un caso unico! - persino le recensioni sulle riviste quando dicono che i Saxon, guidati oggi più che mai da Biff Byford, leggenda vivente del rock inglese, stiano vivendo una seconda dorata giovinezza. Oggi, a 32 anni dal debutto, i Saxon sono aristocrazia heavy metal a tutti gli effetti, e noi siamo felicissimi di celebrare dei veri guerrieri, uomini di carne e sangue come tutti noi che però sono Storia (anche se non sempre straordinaria). Biff e soci chiamano alle armi, e si spera che i fan rispondano in massa a una delle istituzioni leggendarie del metal. (www.metallized.it/recensione.php?id=5459)
Ciò che rende davvero imperdibile “Call To Arms” è l'aver raggiunto un traguardo durissimo anche solo da approcciare: coniugare l'autorevolezza stradaiola e il "sangue" della NWOBHM con sonorità e produzione più moderne, che strizzano l'occhio al classic rock. Il risultato è un disco solido, potente, nervoso e anche - perché no? - emozionante! La vena compositiva di Biff e compari, dunque, è tutt'altro che esaurita, nonostante qualcuno possa insinuare che il gruppo stia (ruffianamente?) tornando alle proprie origini; sarà, ma se il risultato è questo, che "ruffianeggino" pure, perché la qualità è sopraffina! E non va neppure sottovalutato il lavoro fatto dietro alla consolle, perché un disco così trae un buon 50% del proprio fascino dai suoni e dal feeling che solo una produzione adatta può donargli. In questo caso gli artefici della magia di “Call To Arms” sono due co-produttori: lo stesso cantante della band, Biff Byford, e un reduce della scena hard/metal inglese a cavallo tra gli ’80 e i ’90, Mr. Toby Jepson, già chitarrista/cantante dei Little Angels e poi, per un breve periodo, cantante dei Gun. Una coppia bizzarra, ma che ha funzionato alla perfezione. Insomma, è chiaro: il revival degli anni ’80 è di moda tra le metal band più giovani, ma finché ci saranno in giro dei “maturi” signori come Saxon (e Motorhead, perché no?) a sfornare dischi così, il revival sarà confinato a semplice divertissement, perché gli originali sono sempre in sella e pronti a menare mazzate… e chi se ne frega dei capelli grigi o di qualche testa rasata per nascondere la pelata. (www.rockol.it/recensione-4649/Saxon-CALL-TO-ARMS)
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
Call To Arms!!! \mL
RispondiEliminaSeaLuke