www.thefeeliesweb.com
Tracklist:
1. Nobody Knows
2. Should Be Gone
3. Again Today
4. When You Know
5. Later On
6. Way Down
7. Morning Comes
8. Change Your Mind
9. Here Before
10. Time Is Right
11. Bluer Skies
12. On and On
13. So Far
2. Should Be Gone
3. Again Today
4. When You Know
5. Later On
6. Way Down
7. Morning Comes
8. Change Your Mind
9. Here Before
10. Time Is Right
11. Bluer Skies
12. On and On
13. So Far
Anche se non sono mai stati pienamente riconosciuti i loro meriti, i Feelies occupano, in termini di popolarità, un posto di prestigio in un ideale albero genealogico che possa certificare la nascita di certa New Wave. Il loro "Crazy Rhythms" si può certamente considerare tra i punti più alti toccati da una band al proprio esordio. Uscito nel 1980 conteneva un’esplosiva miscela tra il rock più colto e decadente del decennio precedente (Velvet Underground, Television, Talking Heads) e le tipiche derivazioni folk rock americane. In anni di finte reunion, quella rimessa in piedi da Bill Million e Glenn Mercer, senza puzzare di vecchio, pare ispirata pur sembrando il giusto seguito alla rottura avvenuta anni fa. Ora che l'anello mancante e di congiunzione tra passato e presente è stato aggiunto, il loro futuro è ancora tutto da scrivere! (http://enzocurelli.blogspot.com/2011/04/recensione-feelies-here-before.html)
Se vi è capitato già di leggere qualche recensione sul nuovo album dei The Feelies, probabilmente vi sarete dovuti sorbire, come minimo, un paragrafo su chi sono stati, ciò che hanno rappresentato, e… bla bla bla. Ora, visto che anche noi di “Radi@zioni” vorremmo raccontarvi del loro ritorno sulle scene dopo 20 lunghissimi anni di silenzio, scegliamo di saltare a piè pari l'ovvia introduzione e, semmai, di rimandarvi al disco chiave “Crazy Rhythms”, per altro ripubblicato di recente dalla Domino Records. Dicendo subito che “Here Before” non è un imprescindibile capolavoro, non ce la sentiamo di prendercela con una band che mettendoci la faccia si ripresenta con un onesto pop elettro-acustico di chiara matrice Velvet Underground (quelli di Loaded per intenderci), quindi pieno di melodie neanche così ovvie, e di una delicatezza ben calibrata. Il primo verso dell'album, peraltro, domanda "Is it too late to do it again?". Beh, vista la qualità media del songwriting, sembrerebbe proprio di no, perché appunto “Here Before” si fa ascoltare da cima a fondo scivolando via con leggerezza, tanto che ci si ritrova a metà corsa senza neanche accorgersene: no, non pare proprio il disco di un gruppo di ultracinquantenni! (http://www.panopticonmag.com/recensioni/rockville/1310-the-feelies-2011-here-before.html)
Altra carrozza da aggiungere al treno delle reunion, quindi! The Feelies tornano in pista, a più di 20 anni dal loro ultimo disco (se escludiamo l’esperienza dei derivativi Wake Ooloo tra il ’94 e il ’96 per Glenn Mercer e Dave Weckerman, ossia 2/4 dei Feelies) e a più di 30 dall'imprescindibile esordio “Crazy Rhythms” degli stessi Feelies, pilastro della new wave in chiave pop. Ora, nonostante una buona dose di curiosità, le aspettative che questo genere di operazioni portano con sé sono già più o meno calibrate, e si riducono nell'auspicio di un buon ascolto, con brani in grado di reggere il confronto dei vecchi fasti, e poco altro. Il che è esattamente quello che troverete in questo “Here Before”, un disco pop-rock fedele al marchio Feelies, e che anzi ne rappresenta una piccola antologia. C'è la sezione ritmica up-tempo, i brani giocati su pochi riff e brevi assoli di chitarra, i coretti melodici in background come nel caso della title-track. Nel complesso si accentua la passione per il pop, con la chitarra acustica che trova più spazio e strappa applausi nella pregevole “Bluer Skies”, che pare venir fuori direttamente dalla penna degli Yo La Tengo, o in “Morning Comes”, ballata dal gusto 90’s sul sentiero dei migliori Gomez. Il resto dell'album (dal gusto più ottantottino) serve a ribadire l'ottima capacità di scrittura dell'accoppiata Mercer/Million, che riesce a rinverdire lo spirito punk-wave degli esordi (“Time Is Right”), a ripercorrere con successo i binari power pop (“Again Today”) e a concedersi anche alla passione per i Velvet Underground (“On And On”). Un disco che si insinua a tinte chiare e carico di un'aura positiva, rappresentando un più che gradito ritorno; certo è un po' monocorde e non riserva grandi sorprese, ma d'altronde non è qui che bisogna cercare la luna! (http://www.sentireascoltare.com/recensione/8566/feelies-the-here-before.html)
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it
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