Tracklist:
queen black acid
taos
killemall
dirty cartoons
tithe
bote
lunchmeat
oh pretty boy, you’re such a big boy
five little rooms
sleeping beauty
intil
queen black acid
taos
killemall
dirty cartoons
tithe
bote
lunchmeat
oh pretty boy, you’re such a big boy
five little rooms
sleeping beauty
intil
Terzo disco per il trio di Portland, e forse quello che guarda alla forma canzone con meno boicottaggi. Vero che parlare di forma per i pezzi dei Menomena è azzardato: parte della fortuna dei dischi precedenti era dovuta al famigerato Deeler, il software ideato da Brent Knopf che permette alla band di costruire le canzoni attraverso improvvisazioni e aggiunte sovrapposte a dei loop basilari. Ne sono sempre scaturite figure sghembe e labirintiche, piene di dettagli in mutazione costante. La tecnica non è cambiata per questo “Mines”, ma è forse cambiata l’attitudine. Il Deeler non viene usato solo per scomporre le architetture dei brani, ma anche per ricomporle. Molti pezzi partono spogli e sfilacciati, costruiti su pochi elementi che si inabissano e riemergono come fiumi carsici, fino a quando il quadro cubista non viene armonizzato con una specie di messa in asse delle diverse parti strumentali. E allora, spesso nel minuto finale, i pezzi dei Menomena rivelano tutto il loro potenziale pop. Che è tanto! (http://www.storiadellamusica.it/Menomena_-_Mines_%28City_Slang,_2010%29.p0-r3313)
L'album di debutto "I Am The Fun Blame Monster" era la cristallina sperimentazione di una nuova grammatica, che attraverso l'ausilio di tecnologie informatiche creava un rock artificiale, geometrico e completamente scevro di chitarre. "Friend Or Foe" era invece l'approdo a un suono più corposo e stratificato, quanto ricco di architetture più dense e variegate. "Mines" rappresenta un ulteriore coraggioso passo avanti verso l'esplorazione di mondi sonori mai limitatamente circoscritti al solo ambito rock, inteso nella sua concezione più classica. L'album si presenta, infatti, ricco di contaminazioni e avvincenti incroci tra elementi alt-rock contemporanei, psichedelia sixties, progressive rock melodico á la Genesis, derive jazz e curioso piglio world, tra spunti reggae e pulsazioni etniche che guardano ancora una volta a Peter Gabriel. Nel loro continuo spostare l'asticella, i Menomena tirano nuovamente fuori dal cilindro un album tanto ambizioso quanto compatto e omogeneo, che non lascia nulla al caso, evidenziando ancora l'originalità e la solida personalità di una band che, pur nei numerosi riferimenti, mantiene uno stile proprio e al momento imitabile da poche altre similmente virtuose. (http://www.ondarock.it/recensioni/2010_menomena.htm)
Ascoltando “Mines” ci si chiede davvero come sia possibile che i dischi di questo gruppo escano quasi in silenzio. E' impressionante la quantità di dettagli presente in ogni canzone, di certo non percepibile ai primi ascolti: ecco perché all'inizio “Mines” può sembrare quasi disomogeneo e pasticciato. In realtà, la capacità che eleva i Menomena una spanna al di sopra di tante altre band è proprio quella di raggruppare così tanti elementi in un corpo sonoro compatto e godibilissimo. Per esempio, è incantevole osservare come riescano a combinare sezioni ritmiche che rimandano al reggae con prepotenti escursioni jazzistiche. Ma, come dicevamo prima, solo un numero cospicuo di ascolti può svelare interamente la bellezza di questo disco: è bene precisare, infatti, di trovarsi di fronte a un disco complesso, ostico, inizialmente poco digeribile. Tuttavia non si può non notare l'elevata perizia tecnica di questo trio e la capacità di non essere mai banali, ma al contrario di sperimentare nuove soluzioni, in un costante confronto con sé stessi. E non è qualcosa che rimane solo a livello tecnico: questo disco sa anche coinvolgere emotivamente, toccare in profondità. (http://www.indie-rock.it/recensioni_look.php?id=1008) (Rino De Cesare)
a cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Fernando Falcolini, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
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