"I LOVE RADIO ROCK"
... in onda fuori dai confini e completamente fuori controllo!
Un film di Richard Curtis, con Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans, Nick Frost, Kenneth Branagh, Emma Thompson.
Titolo originale "The Boat That Rocked".
Gran Bretagna, Germania (Universal Pictures, 2009)
Ci sono film che riescono ad essere più di quel che si propongono. E I Love Radio Rock è uno di questi. Nelle pieghe della sua superficie colorata e levigata, dei suoi personaggi simpatici e ben interpretati da un cast in gran forma, delle sue battute e delle situazioni bizzarre e oh-so-sixties, si è andato a nascondere un residuo che si è formato quando, attorno alle “semplici” intenzioni dell’autore, si sono calcificati immaginari ed esigenze latenti tra lo schermo e lo spettatore.
Sarà per questo che le immagini che più rimangono impresse, di I Love Radio Rock, sono quelle di decine, centinaia di dischi – 33 e 45 giri – che galleggiano nell’acqua, affondano, riemergono, fluttuano. E non solo (o non tanto) perché sono scene che potrebbero fare del male ad ogni vero appassionato di musica, per non parlare dei feticisti del vinile ancora, fortunatamente, in circolazione: rimangono impresse perché attraverso movimenti fluidi e suggestivi quei dischi, quella musica, assumono in qualche modo una statura ancor più evocativa e simbolica di quando non abbiano da asciutti. Perché nella commedia scritta e diretta da Richard Curtis, quella musica meravigliosa prodotta alla metà degli anni Sessanta (e tanto sapientemente distribuita nel corso delle fluidissime due ore e passa di narrazione) trova reificazione – nei dischi e soprattutto nei personaggi, “modellati” dal regista attraverso specifiche playlist date agli attori – e proprio per questo riesce a farsi pura essenza di un periodo, di uno spirito, di una necessità insopprimibile che era già deflagrata e che non era (più) possibile contenere né tantomeno bloccare.
Il senso di I Love Radio Rock è tutto qui: non si tratta solo di una commedia che scorre oliata e ben gestita, dall’andamento sinusoidale tra momenti più riusciti e ad altri meno ma mai disprezzabili; né si tratta di una pura e semplice, allegra e felicemente nostalgica rievocazione di tempi andati che dovrebbero tornare quanto prima. I Love Radio Rock – nel suo essere pienamente, riuscitamente e giustamente prodotto industriale e commerciale – riesce a veicolare in maniera sottilmente virale quell’ostinata e irrinunciabile voglia di libertà e di pacifica sovversione di strutture e regole che avevano (storicamente, socialmente e politicamente) fatto il loro tempo, aggiornandola ai tempi che viviamo. Nessuna intenzione rivoluzionaria, si badi: ma solo una sorridente e bonaria riaffermazione della imprescindibilità di cose “da nulla” come la libertà, l’amore, l’amicizia, gli ideali, la necessità di essere quel che si è nel rispetto – ma magari a dispetto – degli altri. Cose che, oggi, sarebbero da valutare a peso d’oro.
cavolo mi sono perso questo film!!! devo rimediare!!! nel frattempo un abbraccio al mitico Camillo!!
RispondiEliminacarissimo Camillo, come lasciarsi sfuggire l'occasione di rievocare con due persone tanto care come te e Gabriella il nostro viaggio a Parigi? Spero stiate bene, sono sempre molto contento di sentirvi così come di constatare che la nostra amicizia, anche se a distanza territoriale consistente (ma da Legnano a Brindisi non c'è come da Bolzano a Melbourne quindi potremo, chissà, un giorno anche vederci), dura nel tempo.
RispondiEliminaVi auguro un mondo di bene e vi saluto di gran cuore.
Cristiano Comelli
con mia somma sorpresa l'ho trovato in edicola per la modica cifra di quindici euri! me lo sono gustato fino in fondo... CHE SPASSO!!!!!!!!!!!
RispondiEliminagrazie ancora per la dritta!-)
Mitico Camillo, scrivi scrivi che ti si legge volentieri... Il film mi è sfuggito ma lo vedrò appena possibile. Un salutone...
RispondiEliminaMirko
Grande Camillo: 1000 visite e non li dimostri!
RispondiEliminaad appena un mese dal tuo primo vagito già ti son caduti addosso 1000 visite figuriamoci tra un anno!
by a te e Consorte
scusa del fastidio ke ......
Giuseppe in arte Tonino's
Grande Camillo...un abbraccio dai RE-MEMORY
RispondiEliminabellissimissimo. visto da poco in una maratona 60's, dopo motel woodstock di ang lee!
RispondiEliminailaria b.