BARONESS “Blue Record” (Relapse/Masterpiece, 2009)
www.myspace.com/yourbaroness
Tracklist:
01. BULLHEADS PSALM
02. THE SWEETEST CURSE
03. JAKE LEG
04. STEEL THAT SLEEPS THE EYE
05. SWOLLEN AND HALO
06. OGEECHEE HYMNAL
07. A HORSE CALLED GOLGOTHA
08. OER HELL AND HIDE
09. WAR, WISDOM AND RHYME
10. BLACKPOWDER ORCHARD
11. THE GNASHING
12. BULLHEADS LAMENT
Le mille sfumature del blu! Un colore più pacato del suo rosso predecessore… Non si può certo dire che i Baroness abbiano grande fantasia per i titoli. Questo secondo "Blue Record" riprende il discorso là dove era stato lasciato in sospeso nel 2007 con il precedente "Red Album". Pur non ricalcandone il disegno, riesce tuttavia abbastanza difficile definire questa proposta dalle spiccate reminescenze settantiante. È forse meno diretto rispetto al suo predecessore, più ricercato, più stratificato. Tutto l'album, comunque, si attesta su livelli eccellenti e di certo non deluderà i fan della prima ora, che troveranno in esso pane per i loro denti (www.eutk.net).
Baroness non sono certo la nuova rivelazione musicale. Sono semplicemente un gruppo molto interessante, ben affiatato, e che suona con una freschezza invidiabile. Archiviato l’acclamatissimo esordio, i nostri hanno mutato approccio e mescolato le loro influenze. “Blue Record” non si fossilizza sulle stesse soluzioni, ma in un certo senso fa un passo in avanti; qui infatti la componente privilegiata è quella psycho-progressive, che porta ad una maggiore varietà di soluzioni stilistiche. L’eclettismo è di certo l’arma migliore dei Baroness, e questo lavoro ce lo dimostra in maniera lampante. Rispetto al “Red Album” è cambiato l’approccio: non più immediato e focoso, ma liquido e quasi etereo il che richiama la splendida copertina realizzata ancora una volta da John Baizley, chitarrista e voce della band. “Blue Record” è un disco che non vi lascerà indifferenti, ma vi consiglio caldamente di non metterlo da parte dopo il primo ascolto, sarebbe un vero peccato. In attesa della definitiva consacrazione della band di Savannah, godiamoci questo lavoro (www.metallized.it).
Con “Blue Record” i Baroness si sono un po’ allontanati dall'etichetta di cloni dei Mastodon. Da band all’ombra della più genuina scena metal odierna a ponte verso il rock del futuro miscelando con vigore e foga tutto il meglio delle ultime 4 decadi di musica dura. Come al solito ci troviamo di fronte a qualcosa di più di una semplice proposta musicale, con un immaginario che va a collegare tra loro artwork, testi e contenuto musicale vero e proprio. Tra le uscite dell'anno, con in più la forte impressione che il meglio debba ancora venire (www.headbang.it).
a cura di: CamilloFasulo.blogspot.com
“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-attiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica CICCIO RICCIO di Brindisi – www.ciccioriccio.it
grandiosi!-) ho appena acquistato blue record e l'ho trovato strepitoso... credo proprio che mi procurerò anke il il red album... nuovo metal per il futuro...
RispondiEliminaangel
Grazie Angel!
RispondiEliminaDi RADI@zioni di puoi fidare!
Prendi tranquillamente pure il 1° disco dei BARONESS. Non avrai da pentirtene, anzi!
cam.