sabato 31 maggio 2014

BIGELF - Un viaggio nel tempo. Irregolare ed imperfetto, ma tutto da vivere!


BIGELF “Into the Maelstrom” (Inside Out, 2014) – www.bigelf.com

Tracklist:
01. Incredible Time Machine
02. Hypersleep
03. Already Gone
04. Alien Frequency
05. The Professor & The Madman
06. Mr. Harry McQuhae
07. Vertigod
08. Control Freak
09. High
10. Edge Of Oblivion
11. Theater Of Dreams
12. ITM


Ecco che ritornano, dopo varie vicissitudini, gli indefinibili Bigelf di Damon Fox. Attivi dal 1991, hanno in realtà dato alla luce soltanto tre album completi, l’ultimo dei quali, risulta essere “Cheat The Gallows”, rilasciato nel 2008. Nel 2010 la band si è esibita per ben due volte in Italia, e chi c’era non potrà non essere rimasto impressionato dal talento e dall’istrionismo del loro leader. Polistrumentista, ossessionato dai Beatles e dalla psichedelia, Damon Fox, su questo nuovissimo “Into The Maelstrom”, suona quasi tutti gli strumenti a parte alcune parti di chitarra, ora affidate al nuovo arrivato Louis Maldonado, il basso, dove troviamo Duffy Snowhill, e la batteria, registrata dall’amico di lunga data Mike Portnoy (Dream Theater e Transatlantic tra gli altri nel suo curriclum). Proprio a Portnoy, a quanto pare, si deve lo sblocco dell’impasse e la pubblicazione di “Into The Maelstrom” (http://www.metallus.it/recensioni/into-the-maelstrom/).
I Bigelf sono una delle band più interessanti degli ultimi anni. La loro musica, senza dubbio figlia del rock britannico stile anni ’70, ha trovato su dischi come “Money Machine” e “Cheat The Gallows” il suo picco creativo. Forse la magia sinistra dei precedenti dischi qui appare un po’ smorzata, ma la formazione di Los Angeles appare in grande forma e con diverse carte vincenti da giocare. Il progressive rock psichedelico con decise contaminazioni metal dei Bigelf si conferma come una delle proposte più interessanti sulla piazza, lasciarselo scappare sarebbe davvero un gran peccato! (https://metalitalia.com/album/bigelf-into-the-maelstrom/)
La maniera migliore per descrivere questo lavoro è quella di un viaggio. Un viaggio in un universo sonoro folle e caotico, eppure al tempo stesso perfettamente logico nelle linee melodiche di fondo, linee melodiche che pescano a piene mani dal passato e lo fanno con gli strumenti di allora, su tutti il mellotron. Beatles ma anche Pink Floyd, Deep Purple, Black Sabbath e King Crimson sono i vaghi punti di riferimento dei Bigelf, ma il segreto è lasciarsi prendere e guidare da Fox nel suo personalissimo percorso, senza farsi troppe domande.
“ITM” (acronimo che molto probabilmente fa riferimento al titolo stesso di questo album) con le sue massicce dosi di mellotron, è la chiusura più efficace al viaggio nel cosmo dei Bigelf. Un viaggio irregolare ed imperfetto, ma tutto da vivere! (http://www.metallus.it/recensioni/into-the-maelstrom/)
“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.


THE BISHOPS: quanto di più tipicamente british possa esserci!


RADI@zioni / Disco Hot N° 10:
THE BISHOPS “All Lost Time” (2014)

“All Lost Time”, da pochissimo tempo in circolazione, è il 3° album per questi fratellini gemelli, londinesi, Mike e Peter Bishop, da cui il nome della band, che è completata da un 3° elemento: Chris McConville… Insomma, la classicissima band chitarra, basso e batteria…
Gli ingredienti di questa portata sono quanto di più tipicamente british possa esserci: brani molto orecchiabili, indie-rock leggero e di facile ascolto che evidenzia una sostanziale spensieratezza.
Rispetto ai primi due lavori c’è una marcata differenza: dall’essenziale, aggressivo e tagliente stile degli esordi ora, The Bishops, hanno deciso di allargare i propri orizzonti musicalmente parlando. Quest’ultimo lavoro conferma quello che di buono si era già detto della band in passato e forse li farà scoprire anche al grande pubblico.
(a cura di Carmine Tateo)

Tracce consigliate:
ALL LOST TIME (live version)


sabato 24 maggio 2014

NICK WATERHOUSE - Ritornano gli anni '50?


RADI@zioni / Disco Hot N° 9:
NICK WATERHOUSE “Holly” (2014)
Vi è mai capitato di mettere in play un disco sul quale non avreste scommesso un centesimo e ritrovarvi, senza nemmeno rendervi conto, a battere il piedino al ritmo di ciò che stavate ascoltando?
È il caso di questo “Holly”, firmato da un appena 25enne losangelino con degli occhialoni e dal look assai vintage, tal Nick Waterhouse, di professione: R’n’B-man!
 “Holly” è un album della durata di appena1/2 ora che risulta più suonato che cantato, … un album raffinato, per palati fini… che espone perfino delle gradevolissime improvvisazioni.
Nick Waterhouse è attualmente la persona che meglio possa far scoprire i leggendari anni ’50 a chi, per ragioni puramente anagrafiche, non avesse mai conosciuto quel periodo storico e, quindi, si ripropone di rinvigorirne la storia e la memoria! Un grande!
(A cura di Carmine Tateo)

Tracce consigliate:

sabato 3 maggio 2014

LIARS o dell’arte di spiazzare, di mentire abilmente sulla propria identità!

LIARS “Mess” (Mute/Self, 2014) – www.liarsliarsliars.com

Tracklist:
01. Mask Maker
02.
Vox Tuned D.E.D.
03. I’m No Gold
04. Pro Anti Anti
05.
Can’t Hear Well
06. Mess On A Mission
07. Darkslide
08. Boyzone
09. Dress Walker
10. Perpetual Village
11.
Left Speaker Blown


Arrivati al settimo album in studio dopo quasi quindici anni di attività, i tre newyorkesi sono stati capaci di forgiare uno stile distintivo e una personalità riconoscibile. Pur mostrandosi sempre imprevedibili, schizofrenici e fuori dagli schemi, hanno manipolato generi e stili giocando a nascondino con gli ascoltatori e se “WIXIW”, nel 2012, rappresentava un ideale punto di raccordo di una carriera schizoide a cavallo tra revival post punk, no wave ed altre eccentricità noise, per questa nuova fatica Angus Andrew, Aaron Hemphill e Julian Gross sembrano essersi spinti ben oltre i confini di una proposta di lampante carica eversiva.
Niente chitarre a questo giro. Solo programmi per computer e qualche vecchio sintetizzatore: Moog, Reaktor e Ambleton sono i nomi delle muse che hanno ispirato “Mess”. Il trio americano riparte, in pratica, dalle sonorità sintetiche del precedente album ma non aspettatevi che “Mess” si presenti come una reale prosecuzione di “WIXIW”. No, perché qui si rompe ogni indugio e si scende direttamente in pista per ballare travolti da bpm a dir poco incalzanti. Torna, quindi, ancora una volta, l’esigenza di cambiare direzione stilistica… tanto che si ha quasi l’impressione che i tre newyorkesi abbiano deliberatamente esagerato con soluzioni ai limiti del cattivo gusto. Tutto questo potrà lasciare perplessi oppure trascinare all’istante. Noi votiamo, senza indugi, per la seconda opzione e quindi… buon divertimento!
Forse accolto in maniera incerta dai fans di vecchia data, “Mess”, in un certo senso, dà un calcio al passato ma senza rinnegarlo. Impasta nuove tendenze e le centrifuga con il solito piglio iconoclasta. Dopo anni di sferragliate chitarristiche e drumming incessante, forse la via dell'elettronica potrà essere nuova linfa vitale per una band mai doma e sempre pronta a sorprendere. Ma spesso sotto al trattamento elettronico delle proprie creazioni si celano tracce tipicamente nelle corde della band che, tra un “tunz-tunz” e l’altro, azzecca ritornelli appiccicosi, ballate stralunate ed episodi più dilatati… Come dire? Una felice miscela tra dub, post punk e techno-minimal. Quasi il manifesto di un focus ritrovato. La fotografia in tempo reale di un’azione spontanea che prende vita tra feroci riti estatici e tribalismi metropolitani. “Mess”, pur distante da capolavori come “Drum’s Not Dead” e “Sisterworld”, si profila come l’ennesima, stimolante missione compiuta! (libero adattamento dai periodici su carta “Il Mucchio Selvaggio” e “Rockerilla” del Marzo 2014 e dal sito www.ondarock.it/recensioni/2014_liars_mess.htm)

“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.


PIXIES - La magia non è finita!

RADI@zioni / Disco Hot N° 8:
PIXIES “Indie Cindy” (2014)

Di un loro ritorno discografico si parlava ormai da anni. Prima tanti concerti-reunion, poi un solitario singolo, seguito da tre EP e, infine, l’album.
In questi ultimi 23 anni (tanti ne sono passati da “Trompe Le Monde”, il tanto bistrattato album pubblicato nel 1991) ne sono successe tante di cose attorno ai componenti della band… al momenti basti semplicemente ricordare che Kim Deal, la storica bassista, non fa più parte del gruppo. Le straordinarie asperità e stramberie che hanno caratterizzato i primi album dei Pixies, sono state sostituite da maturità e solidità. Il sound è moderno e compatto, ancorché personale e riconoscibile.
“Indie Cindy”, per certi versi, appare come una raccolta di EP, visto che di autentici inediti non ce ne sono. Il fan storico dei Pixies non consumerà questo disco come ha fatto con gli storici album (che probabilmente possiederà addirittura in vinile). Il fan di nuova generazione forse lo ascolterà volentieri, ma non ne sarà rapito come da “Surfer Rosa” o “Come On Pilgrims”, pietre miliari di un’epoca… Ma vedremo e sentiremo cosa saranno capaci di fare con il prossimo album… sempre che non dovremo attendere altri 23 anni prima di ascoltarlo… Loro, gli attuali 3 Pixies superstiti, promettono che non dovremo attendere tanto… ma tra il dire e il fare…
(cura di Carmine Tateo)

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