Tracklist:
01. I will (guarda&ascolta: http://youtu.be/UBWWL0nh9kI)
02. Love you here
03. Beat
04. Defend yr self
05. Oxygen
06. Once
07. Inquiries
08. State of mine
09. Final days (guarda&ascolta: http://youtu.be/I_2IRcTTPNI)
10. Can’t depend
11. Let it out (guarda&ascolta: http://youtu.be/ULvxmRc3PiM)
12. Listen (guarda&ascolta: http://youtu.be/kc3nDOeOrgc)
13. Separate
01. I will (guarda&ascolta: http://youtu.be/UBWWL0nh9kI)
02. Love you here
03. Beat
04. Defend yr self
05. Oxygen
06. Once
07. Inquiries
08. State of mine
09. Final days (guarda&ascolta: http://youtu.be/I_2IRcTTPNI)
10. Can’t depend
11. Let it out (guarda&ascolta: http://youtu.be/ULvxmRc3PiM)
12. Listen (guarda&ascolta: http://youtu.be/kc3nDOeOrgc)
13. Separate
I Sebadoh sono uno dei
tanti progetti di Lou Barlow, probabilmente il più celebre dopo i Dinosaur Jr.
(con J. Mascis). Una creatura seminale, ispirata e prolifica come poche (sono
ben 9 gli album licenziati tra il 1989 e il ’99) che però lo stesso Barlow ha
lasciato riposare per la bellezza di quasi 15 anni: l’ultimo lavoro in studio,
l’omonimo “The Sebadoh”, risale infatti al lontano 1999. Un periodo di pausa
interrotto prima nel 2007 con la ripresa ufficiale dell’attività live, poi nel
2012 con un EP (“Secret Ep”) ed infine oggi con l’uscita di questo nuovo
“Defend Yourself”. 13 nuovi brani che segnano il ritorno effettivo di una delle
band più significative della scena indie-rock / lo-fi al pari dei Pavement di
Stephen Malkmus, dei Superchunk e dei Guided by Voices. Un disco nato proprio
grazie ai live che hanno permesso ai membri della band di far coincidere
nuovamente le proprie agende, trovando così il tempo di tornare in studio per
confezionare un lavoro che pare non risentire affatto del (tanto) tempo ormai
passato. La lingua parlata è sempre quella dell’indie rock, della melodia e
delle distorsioni di categoria “do it yourself”: in altre parole una garanzia! (www.rockol.it/vetrina-8393/sebadoh-defend-yourself)
Immaginate
di scartare un regalo che aspettavate da tempo. Immaginate che tutti i suoni
ormai lasciati nel dimenticatoio dei prolifici primi anni ’90 del migliore ed
originale indie vengano ri-assemblati in un unico oggetto e donati al suo
affezionato - e forse anche un po’ ormai arreso - pubblico, per far magicamente
rivivere il suono grezzo del più autentico lo-fi. “Defend Yourself” emoziona nuovamente come un tempo. “Difendi te stesso”:
i Sebadoh, forse semi-inconsciamente (come da loro dichiarato in recenti
interviste) hanno realizzato che la loro vera reunion è avvenuta dopo aver
riascoltato il tutto a disco terminato; si sono resi conto che quei suoni erano
inaspettatamente vicinissimi a quelli di inizi carriera, avevano difeso da ogni
deviazione se stessi e l’estetica che li aveva fatti nascere, quasi tanti anni
non fossero mai passati ed il tempo si fosse congelato. Ma questo album non è
per niente scontato, non annoia e, anzi, sorprende. Un regalo scartato che si è rivelato
piacevolissimo (http://www.distorsioni.net/canali/dischi/defend-yourself).
Bene,
alla voce “reunion riuscite con il buco”, reunion di vecchie glorie dei ’90,
possiamo ufficialmente aggiungere anche quella dei Sebadoh, che i più
penserebbero al traino di quella dei Dinosaur Jr. e invece
no, perché Lou Barlow e Jason Loewenstein non hanno mai smesso, neppure a
distanza, di lavorare insieme. Ma non è stata la rimpatriata celebrativa del
2007 con la testa matta Eric Gaffney (per la riproposizione dal vivo di “Bubble And
Scrape”) ad accendere la miccia per questo “Defend
Yourself”, quanto la stretta frequentazione di Jason con il batterista
Bob D’Amico nel corso di quell’altra incredibile avventura chiamata Fiery Furnaces. Oh mamma, direte
voi, una rifondazione art-pop-prog-psych sotto l’influsso dei terribili
fratelli Friedberger? Macché: per quanto suoni banale dirlo queste canzoni sono
Sebadoh 100%. Il sound è sporco il giusto. Lo stile è riconoscibile all’istante
eppure l’effetto nostalgia stavolta, pur essendoci inevitabilmente, viene
sovrastato da qualcos’altro. Qualcosa che ci piacerebbe chiamare maturità,
ascoltando l’iniziale
“I Will” o
“Let It Out”, la quasi morbida “Listen” e
soprattutto la cavalcata “Final Days”;
ma spendere quella parola - maturità - sarebbe un’altra ovvia banalità, meglio
dire che questo è esattamente il disco che ci si aspettava dai Sebadoh nel
2013. Ovvero un disco di indie rock come ormai se ne sentono davvero pochi in
giro! (http://sentireascoltare.com/recensioni/sebadoh-defend-yourself/).
cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.”
è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella
Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i
lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it)
di Brindisi.
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