sabato 29 giugno 2013

SPIRITUAL BEGGARS: festeggiano il loro 20° anniversario rispolverando suoni che appartengono al glorioso passato del classico hard rock stile anni ’70


SPIRITUAL BEGGARS “Earth Blues” (Inside Out, 2013) – www.spiritualbeggars.com

Tracklist:
01. Wise As A Serpent (guarda/ascolta: http://youtu.be/pDb7r2E5qfw)
02. Turn The Tide (guarda/ascolta: http://youtu.be/zVvKjUj1lns)
03. Sweet Magic Pain
04. Hello Sorrow (guarda/ascolta: http://youtu.be/PYW58EaOFmo)
05. One Man’s Curse
06. Dreamer
07. Too Old To Die Young
08. Kingmaker
09. Road To Madness
10. Dead End Town
11. Freedom Song
12. Legend Collapse (guarda/ascolta: http://youtu.be/bmFvXXCL7pE)

In tanti anni di ascolto di musica estrema e non, a chi scrive / vi parla é capitato raramente di imbattersi in una band che sfrutti le doti dei propri cantanti per cambiare pelle in maniera convincente come nel caso degli Spiritual Beggars. Partiti come ensemble dedito ad un heavy psych allucinato con il grandissimo Spice alla voce, i Nostri hanno poi traslato verso uno stoner massiccio e polveroso per venire incontro all’ugola possente di JB e sono ora giunti alla semplificazione estrema del proprio sound per sfruttare appieno le capacità di Apollo Papathanasio. Il nuovo “Earth Blues” si muove infatti su sonorità retro rock che – a livello di influenze – non si spingono mai oltre i mid seventies. La caratura dei musicisti coinvolti nella band fa sì che, a livello prettamente esecutivo, tutto sia perfetto sin nei minimi dettagli; d’altronde, pochissime formazioni al mondo possono vantare una line up del calibro degli Spiritual Beggars. Michael Amott, Ludwig Witt, Per Wiberg, Sharlee D’Angelo e il già citato Papathanasio mettono insieme un tale bagaglio di classe e di esperienza da poter ridicolizzare tutto e tutti (http://metalitalia.com/album/spiritual-beggars-earth-blues/).
Gli Spiritual Beggars sono ormai a pieno diritto una delle realtà più solide e importanti del panorama hard rock europeo. Fondati nel 1993 da Michael Amott – talentuoso chitarrista svedese militante in diverse band quali Carcass e Arch Enemy – gli Spiritual Beggars si ponevano come semplice side project dedito a sonorità stoner rock e quindi lontane dal death metal che Amott era solito suonare. In pochi anni però gli Spiritual Beggars si sono ritagliati un importante spazio nel panorama hard-stoner rock, grazie soprattutto al trittico di album “Mantra III”, “Ad Astra” e “On Fire” che certificarono le loro capacità di songwriting, allargando considerevolmente il loro seguito di fans. È recentissima la pubblicazione di “Earth Blues”, la loro ottava fatica discografica, un album che prosegue sulla strada già battuta in passato da Amott e compagni. Da segnalare anche la versione speciale con doppio cd, con il nuovo album accompagnato da un secondo cd con otto classici degli Spiritual Beggars registrati dal vivo nel 2010. Non sarà certo il disco che cambierà la storia dell’hard rock, ma questo nuova produzione del combo svedese accontenterà un po’ tutti, sia i fedelissimi delle sonorità degli anni ’70, sia coloro i quali cercano un tocco di modernità e pesantezza in più rispetto ai canoni dell’hard rock e dell’heavy metal (http://www.wakeupnews.eu/spiritual-beggars-la-recensione-di-%E2%80%98earth-blues%E2%80%99/).
Gli Spiritual Beggars non tradiscono le attese e festeggiano nel migliore dei modi i loro primi venti anni di attività regalando alle stampe l'ennesima solida release di una carriera che probabilmente ha sorpreso anche loro stessi. Quello che doveva essere inizialmente una sorta di sfogo dai Carcass per Michael Amott si è trasformato in un progetto di lunga durata capace di rappresentare un'alternativa importante anche all’altro suo progetto: gli Arch Enemy . “Earth Blues” svernicia letteralmente la concorrenza più giovane a tre anni di distanza da “Return To Zero” recuperando le atmosfere vintage di “Another Way To Shine” (http://www.dagheisha.com/prod/music/reviewCd.jsp?idCd=7218). Certo, è sparito il feeling psichedelico degli esordi, ma il fatto è stato ormai metabolizzato da chi ha seguito la formazione scandinava per l’intera carriera. Oggi gli Spiritual Beggars sono una magnifica hard rock band dal tiro assai “british”, con un songwriting sempre di altissimo livello ed una capacità tecnica assai superiore alla media contemporanea. Allora, cosa chiedere di più? (http://www.metal.it/album.aspx/20516/spiritual-beggars-earth-blues/).
“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.


COLD WAR KIDS: Senza la pretesa di essere il disco dell'anno, “Dear Miss Lonelyhearts” rimane comunque un buon lavoro nell’ambito dell’indie-pop-rock a stelle e strisce


RADI@zioni / Disco Hot N° 11:
COLD WAR KIDS “Dear Miss Lonelyhearts” (2013)

4° disco per i californiani Cold War Kids che ritornano un po’ agli albori dei loro suoni visto che le precedenti due fatiche non hanno ottenuto i risultati sperati.
Impreziosito come sempre dalla voce graffiante e incisiva di Nathan Willet, “Dear Miss Lonelyhearts” espone alcune belle canzoni pop ben guidate dal suono del piano, ma anche ballate di un’intensità notevole che sanno colpire al cuore. Un disco pieno di passione, un bel lavoro, che suona come se fosse vecchio di qualche anno, ma che forse, proprio per questo, avrebbe potuto diventare quel successo stagionale che purtroppo non è stato ma, ne siamo certi, rimarrà sicuramente nel cuore di chi avrà la pazienza di ascoltarlo da cima a fondo!
(Carmine Tateo)

Tracce consigliate:
MIRACLE MILE  (guarda/ascolta: http://youtu.be/vq3mLvnBcTo)
LOST THAT EASY  (guarda/ascolta: http://youtu.be/D4e-nUtrXvE)
JAILBIRDS  (guarda/ascolta: http://youtu.be/4EWilV45r2M)


lunedì 10 giugno 2013

IndiaNavI - Un nuovo progetto musicale dal Salento, tra drum & bass e dubstep d’Oltre Manica.

IndiaNavI è un progetto ideato da due artisti salentini, che si sono trovati a condividere le medesime passioni musicali.
Gianpiero Romano (in arte Indiano Salentino) e Ivan Ciullo (in arte Navi), vivono a pochi passi, l'uno dall'altro, nello stesso paese. Un giorno, si trovano a collaborare per una canzone dal titolo "Beddha mia" che poi entra a far parte dell'album dell'Indiano Salentino e Artetnica dal titolo "Lassali Perdere". Da qui, parte un meccanismo che sembra quasi inarrestabile. Per tutta la durata del "Lassali Perdere tour 2012", Navi, approfittando di una breve pausa del suo progetto musicale (MGF, ex Garnet), calca i palchi assieme all'Indiano Salentino come ospite di questo progetto etno-folk.
Dopo l'estate 2012, i due si ritrovano nuovamente in studio per collaborare ad un brano scritto sulle note della famosissima canzone "Halleluja" di Leonard Cohen. Proprio in quell'occasione, decidono di dar vita ad un nuovo progetto musicale, IndiaNavI, con il quale, il 20 aprile 2013, pubblicano il loro primo singolo ufficiale "Dormi e Muori", brano scritto, arrangiato e registrato in un unico giorno di lavoro e per il quale hanno realizzato anche il relativo video. (http://youtu.be/BAEbQpb4lH8)
A brevissimo la pubblicazione del loro primo album ufficiale!

(a cura di Camillo “RADI@zioni” Fasulo)

NICO PARENTE - Più che una raccolta di interviste è un autentico vademecum per ripercorrere le sanguinarie tappe dei maestri dell'horror made in Italy.

Nico Parente - “Antologia di un urlo” – pagg. 432 (Edizioni UniversItalia, 2013)

È disponibile dalla fine dello scorso mese di maggio “Antologia di un urlo”, un libro scritto da Nico Parente e pubblicato dalla casa editrice UniversItalia per la collana “Horror Project”.
Questo saggio, scritto con la partecipazione dei più grandi nomi dell’ horror e del thriller all’italiana, si presenta come un’originale analisi sull’intero panorama del brivido di casa nostra, spaziando dalla letteratura al cinema e dal fumetto alla musica. Ma soprattutto, per la ricchezza di approfondimenti, riflessioni e digressioni di ogni genere, è un vero e proprio vademecum per tutti coloro che vogliono ripercorrere le sanguinarie tappe dei maestri del genere.
Dario Argento, Sergio Stivaletti, Angelo Stano, Ernesto Gastaldi, Dardano Sacchetti, Lamberto Bava e Antonio Tentori, sono solo alcuni dei protagonisti dell'horror made in Italy che l'autore Nico Parente ha intervistato per questo libro.
“Antologia di un urlo” è ordinabile contattando la redazione di horrorproject@libero.it o nei migliori mail order ed è anche reperibile presso alcune librerie specializzate.

Il libro sarà presentato lunedì 17 giugno alle ore 22, su Ciccio Riccio FM. Per l’occasione, Nico Parente sarà intervistato nel corso del programma “RADI@zioni/NRG”.

(Camillo "RADI@zioni" Fasulo)



sabato 1 giugno 2013

CLUTCH: potentissimo nuovo album che miscela Metal, Stoner, Sludge, Hardcore, Country e Blues


CLUTCH “Earth Rocker” (Weathermaker Music, 2013) – www.pro-rock.com - http://earthrocker.com

Tracklist:
01. Earth Rocker (guarda/ascolta: http://youtu.be/vYcbEidtK5c)
02. Crucial Velocity
03. Mr. Freedom
04. D.C. Sound Attack! (guarda/ascolta: http://youtu.be/VXIzmM1DaW8)
05. Unto The Breach
06. Gone Cold (guarda/ascolta: http://youtu.be/wZv4L_OP5Uk)
07. The Face
08. Book, Saddle, & Go
09. Cyborg Bette
10. Oh, Isabella
11. The Wolf Man Kindly Requests… (guarda/ascolta: http://youtu.be/3V3JAbBWi84)

Finalmente in circolazione l’attesissimo nuovo album dei Clutch, si intitola “Earth Rocker”. Il gruppo americano (originario del Maryland) è in giro fin dal 1993 ed è sempre stato capace di attirare l’attenzione di una schiera molto “variegata” di fans con dell’hard rock personale e dalle influenze più disparate. Loro suonano una sorta di metal macchiato di stoner, sludge, post hardcore, country e blues in uno stile tirato ma ben congegnato, che risulta attraente sia per i fans della scena rock americana più attuale, sia per quelli degli stili “classici”. Il lavoro è stato prodotto da Machine, già responsabile del sound potente ed “organico” di un album come “Blast Tyrant” (2004) e contiene 11 nuovi brani da studio dove i Clutch alternano momenti durissimi e d’impatto con altri più groovy ed accattivanti. “Earth Rocker” è già stato recensito come “Uno dei più forti cuori battenti del rock del 21° secolo!” (www.audioglobe.it/disk.php?code=896308002262). Al decimo album, i Clutch sbancano per la decima volta e se di loro non avete mai sentito parlare, vi conviene recuperare alla svelta prima che il Dio del rock’n’roll se ne accorga e riversi su di voi la sua ira (www.ilcibicida.com/recensioni/clutch-earth-rocker/).
Ebbene, i Clutch sono tornati. Sono tornati ma con le barbe un po’ più corte e i capelli un po’ più grigi di chi ha ormai passato sia la ventina che la trentina. A loro non è mai piaciuto tirarla per le lunghe e ripetersi, e infatti, pur rimanendo all’interno del macro contenitore del rock, “Earth Rocker” suona sufficientemente diverso dai precedenti lavori, tanto da apparire come una vitale ventata d’aria fresca, soprattutto per un rinnovato e irrobustito spirito stradaiolo (www.metallus.it/recensioni/earth-rocker/). Ora domandatevi: quale potrebbe essere il suono di un rock che sgorga dalle viscere della terra? Di sicuro potrebbe essere primordiale, selvaggio, devastante. Un ruggito nel cuore della savana oppure il forsennato soffiare della sabbia scatenato da una tempesta nel deserto. Un rock terrorizzante e maestoso, travolgente e definitivo. Volete ascoltarlo? Allora, mettete su “Earth Rocker”, degli americani Clutch, eroi in patria, e sconosciuti, o quasi, dalle nostre parti. A meno che ovviamente non amiate quel rock costretto alla nicchia dall’italiota inconsapevolezza musicale. Perché, in questo caso, difficilmente vi saranno sfuggiti alcuni dischi spettacolari dei nostri eroi come il già citato “Blast Tyrant” del 2004 o “From Beale Street To Oblivion” del 2007. Oggi, dopo ormai vent’anni di onoratissima carriera, i Clutch sfornano il loro disco più bello e quello che, se non mancassero ancora parecchi mesi alla fine dell’anno, potrebbe essere fin da adesso accreditabile come il migliore del 2013 (http://comeunkillersottoilsole.blogspot.it/2013/05/clutch-earth-rocker.html).
“Earth Rocker”. Un titolo migliore, gli immorali Clutch, non avrebbero potuto trovarlo per descrivere il loro nuovissimo album in studio, per me un'autentica manna dal cielo, nonché il più bel disco ascoltato in questo inizio 2013. Dipingere l'epopea della band americana a parole è un compito che non spetta certo a me: basta ascoltare la loro musica per capirne la grandezza. Hanno fatto della musica rock la loro unica ragione di vita, una fonte d'ispirazione inesauribile che ha conosciuto ben pochi punti bassi nel corso del cammino e nessun reale flop. Di album stupendi i nostri ne hanno realizzati a bizzeffe. A partire della loro nascita (il 1° album è stato pubblicato nel 1993) la crescita è stata esponenziale, visto che il valore dei loro lavori è stato sempre molto elevato, basti citare il fantastico “Transnational Speedway League”, o il più recente “Robot Hive / Exodus” tanto per fare due nomi a caso. “Earth Rocker” non è da meno e, attenzione, perché non stiamo parlando di un compitino svolto impeccabilmente ma privo di un'anima ben definita, no! Quest'album non è solamente la summa di un enorme discografia, né un album di transizione o sperimentale: “Earth Rocker” è un soffio di vento che sa divenire tempesta, e che dipinge nell'aria il mondo da cui proviene. “Earth Rocker” non è un disco, è il disco! Imperdibile, davvero! (www.metallized.it/recensione.php?id=8681)
Per ascoltare l’intero “Earth Rocker” clicca qui: www.youtube.com/watch?v=YrfZdv4PEXI
“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.


YEAH YEAH YEAHS: solo per fans ma... attenti alle zanzare tigre!


RADI@zioni / Disco Hot N° 10:
YEAH YEAH YEAHS “Mosquito” (2013)
Sono passati esattamente dieci anni da quando gli YEAH YEAH YEAHS si fecero conoscere al mondo e rieccoli qui con il loro 4° disco in carriera! Ora, comunque, possiamo dirlo: la bolla di entusiasmo che gli si era creata attorno si è definitivamente sgonfiata… sembra addirittura di ascoltare un’altra band rispetto all’esordio.
Hanno cercato di variare suoni e strutture rispetto ai precedenti lavori ma l’immediatezza e la freschezza degli esordi non ci sono più. “Mosquito” è una sorta di dub-pop sperimentale virato in gospel e con minimalismi assortiti. Le buone intenzioni ci sono ma l’album sembra fatto per piacere soltanto ai loro fans più sfegatati. Solo il tempo ci dirà se avranno avuto torto o ragione. Del resto - si sa - di solito, il 4° disco è il più difficile per una band che cerca ancora conferme!
(Carmine Tateo) 

Tracce consigliate:
MOSQUITO (guarda/ascolta: http://youtu.be/3dx8aLDJrAY)
AREA 52 (guarda/ascolta: http://youtu.be/Ms04kOyy__w)
SACRILEGE (guarda/ascolta: http://youtu.be/jmRI3Ew4BvA)


!!! (CHK-CHK-CHK): un magnifico tuffo nella fun-funk-dance!!!


RADI@zioni / Disco Hot N° 09:
!!! (Chk-Chk-Chk) “Thriller” (2013)
I Chk-Chk-Chk (da Sacramento, California) questa volta hanno addirittura fatto rivoltare, danzare & zampettare nella tomba (se c’è mai entrato!) il fu Michael Jackson dando al loro recentissimo album l’identico titolo di una sua famosissima canzone (forse l’unica degna di nota – n.d.a.)… canzone che, peraltro, dava anche il titolo all’album che Jackson pubblicò nel 1982.
La band dei tre punti esclamativi è però, senza esagerazione, la realtà fun-funk-dance più originale e interessante dell’ultimo decennio perché al momento non ce n’è nessun’altra in grado di avvicinarla.
Il loro obiettivo è quello di realizzare musica all’insegna del ballo, talvolta elettrica e talvolta elettronica, ed è questo il risultato delle loro numerose e variegate influenze. Danno il meglio soprattutto dal vivo, un vero concentrato di energia. Lasciano storditi come un pugno sferrato a sorpresa in pieno volto!
“Thriller” rientrerà sicuramente nella top five dei più belli del 2013. Grande disco!
(Carmine Tateo)

Tracce consigliate:
EVEN WHEN THE WATERS COLD (guarda/ascolta: http://youtu.be/awENV6CF0dc)
CAREFUL (guarda/ascolta: http://youtu.be/BQLffG2YL_E)
THR!!!ER (guarda/ascolta: http://youtu.be/l1GnHqNaoRM)


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