MARK KNOPFLER “Get Lucky” (Mercury, 2009)
www.markknopfler.com
Tracklist:
01. Border River
02. Hard Shoulder
03. You Can’t Beat The House
04. Before Gas And TV
05. Monteleone
06. Cleaning My Gun
07. The Car Was The One
08. Remembrance Day
09. Get Lucky
10. So Far From The Clyde
11. Piper To The End
Ad ogni uscita discografica solista di Mark Knopfler il paragone con il passato dei Dire Straits è sempre dietro l’angolo. Ed è un vero peccato, poiché ciò ha finito per offuscare immeritatamente una carriera solista di tutto rispetto e costruita con grande mestiere. Carriera che di recente si è arricchita di un nuovo capitolo: “Get Lucky”, il nuovo album solista del mitico chitarrista di Glasgow. Lungo l’arco di 11 tracce si dipana un filo che narra di un passato che è presenza vitale. Un passato costruito non sui trascorsi artistici di Knopfler, bensì sulla sua formazione musicale, edificata su basi che parlano la lingua del blues, il vocabolario del folk e la sintassi del country. La riscoperta delle radici non è una novità. Tutti i suoi precedenti lavori sono intrisi di un amore viscerale per il country e per il blues. Un viaggio che, dall’America più rurale ed autentica, lo ha portato a risalire alle radici celtiche, ricercando l’origine primordiale dei suoni: dal delta del Mississippi, passando per Nashville, sino a giungere alle Highlands (Riccardo Renda, italianotizie.it).
In concerto continuano a chiedergli “Sultans of swing” e “Romeo and Juliet”, “Money for nothing” e “Walk of life”. Lui acconsente, ma è chiaro che ormai abita altrove, in un mondo sfuocato e color seppia come una fotografia di inizi '900, nostalgico e in chiaroscuro come un film in bianco e nero. È ormai diventato uno dei migliori cantastorie della musica moderna, Knopfler, e da anni si toglie il gusto di raccontare quel che gli sta a cuore, piccole storie che non perdono mai di vista la prospettiva storica e un senso più universale, la percezione della fatica quotidiana e del tempo che passa (Alfredo Marziano, rockol.it).
Se c'è un musicista che ha fatto della coerenza artistica un valore, quello è Mark Knopfler: se ne frega di chi e lo vorrebbe ancora una volta riunito agli Straits proponendogli somme indicibili; non si cura di chi brontola che dovrebbe suonare più chitarra nei dischi; se ne infischia di chi lo ritiene datato e poco radiofonico. Ciò che più conta è che Mark Knopfler, nel 2009, abbia sfornato il suo miglior disco solista (insieme a “Golden Heart” del '96 e “Sailing To Philadelphia” del 2000). E non importa se qua e là riemergono passaggi musicali evidentemente identici a qualcosa di già fatto o se alcune strofe, atmosfere e melodie ricalcano altre “vecchie” canzoni. Perché in fondo si tratta di autoplagi: bazzecole per uno che a 60 anni fa un disco così. Un consiglio: “Get Lucky” va ascoltato e riascoltato senza fretta, non nell'i-Pod ma nello stereo, magari la sera con un buon bicchiere di vino. Sarà un autunno più dolce (Simone Vaga, delrock.it).
Nota: i commenti sopra riportati sono stati liberamente tratti dalla stampa musicale specializzata e da vari siti web da Rino De Cesare.
A cura di Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni” è un programma ideato, scritto e realizzato da Camillo Fasulo & Marco Greco, con la radio-@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo De Luca, Fernando Falcolini, Antonio Marra, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì dalle ore 22 alle 24 sull’emittente radiofonica CICCIO RICCIO di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
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