CLAP
YOUR HANDS SAY YEAH “Only Run” (autoproduzione, 2014) - http://cyhsy.com/
Tracklist:
01. As Always
02. Blameless
03. Coming Down
04. Little Moments
05. Only Run
06. Your Advice
07. Beyond Illusion
08. Impossible Request
09. Cover Up
10. Impossible Request (Alternate Version)
01. As Always
02. Blameless
03. Coming Down
04. Little Moments
05. Only Run
06. Your Advice
07. Beyond Illusion
08. Impossible Request
09. Cover Up
10. Impossible Request (Alternate Version)
Istrionici
rappresentati del revival new wave americano, tra i primi casi (assieme ai
britannici Arctic
Monkeys) di fortunata autoproduzione ed intelligente utilizzo del web, i Clap
Your Hands Say Yeah, nonostante l'acclamato debutto, non hanno avuto una
carriera brillante. Incastrati in una formula invecchiata troppo in fretta e
ostentatamente riproposta per anni, avrebbero potuto scomparire nel nulla senza
che nessuno se ne accorgesse. E invece no! A tre anni di distanza dall'ultimo “Hysterical”,
i nostri tornano con un lavoro maturo e inaspettato, approdo ad un suono più
elaborato e solenne, saturo di influssi “dreamy” e stratificazioni sonore. Persi
per strada il chitarrista/tastierista Robbie Guertin e il bassista Tyler Sargent,
la band rinasce nell'accoppiata Ounsworth-Greenhalgh: factotum il primo, valido
braccio destro, nonché curatore delle parti “electro” e programmazione delle
ritmiche, il secondo.
Da
anarchico e avventuroso, il sound dei due sopravvissuti si scopre straordinario
e, allo stesso tempo, compatto, dotato di una forte vocazione spaziale. La
produzione del duo è tanto curata da contribuire ad una vera visione d'insieme:
dalle parti elettroniche, ai trattamenti delle sezioni ritmiche, e fino alle
chitarre sfrigolanti e sature, il suono complessivo è condensato in un elegante
equilibrio tra grazia e rumore, alternando misurata enfasi e convinta auto-analisi.
La prima “As
Always” inaugura come si deve questa mutazione sonora: linea di synth molto
marcata, beats massicci e zuccherosi ricami chitarristici. Anche la voce di Alec
Ounsworth rinuncia alle acrobazie, pur non perdendo la sua malinconica vocalità,
mai sopra le righe nel contribuire all'armonia d'insieme. Si continua con l'electro-pop
di “Blameless”, tanto semplice nella struttura sintetica, quanto efficace nello
sviluppo melodico, passando per la scura cavalcata di “Coming Down” (che vanta
come ospite d'eccezione Matt Berninger dei The National), fino a citare i Radiohead di Kid
A in “Beyond Illusion” e a sfornare un vero gioiellino indie-tronico come “Impossible
Request”.
Only
Run è un album con una sua precisa identità, e questa è la sua più grande
forza. Pezzi come “Only Run” o “Cover Up”, nelle loro rispettive inclinazioni,
condividono un medesimo lirismo angosciante, un mood crepuscolare ed enfatico.
L'aria che si respira nei dieci pezzi dell'album è, a suo modo, frizzante e
viva. Le impressioni sono quelle di una ritrovata ragion d'essere, di cui
questo album è il primo invitante frutto! ( http://www.storiadellamusica.it/indie_rock/indie_rock/clap_your_hands_say_yeah-only_run(autoprodotto-2014).html )
A cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.”
è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva
collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda
tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio”
(www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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