Tracklist:
01. World on Fire
02. Shadow Life
03. Automatic Overdrive
04. Wicked Stone
05. 30 Years to Life
06. Bent to Fly
07. Stone Blind
08. Too Far Gone
09. Beneath the Savage Sun
10. Withered Delilah
11. Battleground
12. Dirty Girl
13. Iris of the Storm
14. Avalon
15. The Dissident
16. Safari Inn
17. The Unholy
01. World on Fire
02. Shadow Life
03. Automatic Overdrive
04. Wicked Stone
05. 30 Years to Life
06. Bent to Fly
07. Stone Blind
08. Too Far Gone
09. Beneath the Savage Sun
10. Withered Delilah
11. Battleground
12. Dirty Girl
13. Iris of the Storm
14. Avalon
15. The Dissident
16. Safari Inn
17. The Unholy
Chissà
se c'è davvero ancora qualcuno, sopra i 15-16 anni di età, che non sa chi sia
Slash. Dubito fortemente! Perché il chitarrista riccioluto e col cilindro ha
ormai un’immagine e uno status che lo avvicinano a un brand commerciale di alto
profilo e diffusione. Lo si riconosce a vista anche se non si possiede neppure
un disco in cui abbia suonato... il che è già difficile: fra copie tarocche e/o
originali, quante saranno le case italiane – quelle in cui si ascolta un minimo
di musica – dove non sia presente almeno un esemplare di “Appetite For Destruction”
o almeno uno dei due volumi di “Use Your Illusion”?
Questo
nuovo disco solista rappresenta il raggiungimento di una personalità compiuta
da parte di Slash (ancora insieme a Myles Kennedy and the Conspirators), che
oltre a citare il suo passato nei Guns amplia il proprio spettro compositivo,
alla ricerca di un sound più peculiare. Il risultato è un disco di hard &
heavy meno marcatamente incline del solito al rock’n’roll stradaiolo e
incendiario dal sapore vintage. Ora il baricentro tende lievemente più verso un
suono moderno, spostato sul versante metal, merito (o demerito, a seconda dei
punti di vista), oltre che di un approccio chitarristico che vede Slash
sperimentare soluzioni per lui meno usuali, anche dei cantati di Myles Kennedy,
che più che mai utilizza una vocalità non lontana da quella di un certo Bruce
Dickinson.
Ma il
vero trademark, il segno rivelatore, restano i ritornelli, spesso, se non
sempre, alla Guns ‘n’ Roses, da cantare sotto al palco (e declamati con la
tipica tonalità alla Axl, in maniera quasi scientifica... come se Kennedy
avesse uno switch che attiva in presenza di un ritornello, per entrare in “modalità
Axl Rose”!). E poi ci sono i solo di Slash che, per quanto basilari e
obbedienti a schemi ben noti, sono sempre inconfondibili. Ha uno stile suo,
indiscutibile e difficilmente imitabile.
Per
certi versi si ha l’impressione che “World On Fire” sia diviso in due blocchi:
uno, quello iniziale, che riprende il discorso là dove era stato interrotto col
disco precedente; poi, nella seconda metà, si fanno più palpabili ed evidenti
le virate metalliche, le sonorità più scure e cupe, un umore meno rock’n’roll e
più alternative metal. Un disco, dunque, che non sarà epocale, ma si dimostra
solido, sanguigno, sincero e ben costruito. Anche merito della registrazione:
praticamente live in studio (il metodo preferito da Slash). A penalizzarlo,
però, c’è il minutaggio davvero eccessivo. Dentro, infatti, ci sono ben 17
canzoni e, a tal proposito, Slash in persona sta raccontando in giro: «Tutto
quello che abbiamo inciso è finito nel disco: 17 brani. C'è stato soltanto un
pezzo a cui avevamo iniziato a lavorare, proprio il primissimo giorno... ma da
subito abbiamo capito che non funzionava e non ne abbiamo fatto nulla. Da quel
momento in poi, abbiamo tenuto tutto quello che abbiamo registrato». Insomma,
17 pezzi sono tanti e rischiano di sfiancare anche l’ascoltatore più ben
disposto. Per non parlare del fatto che diluiscono eccessivamente gli episodi
più forti che
vengono sommersi in una marea di rock “valido”, ma non sempre e comunque
esaltante (http://www.rockol.it/recensione-5799/slash-world-on-fire).
A cura di: Camillo “RADI@zioni” Fasulo
“RADI@zioni/N.R.G.” è un programma ideato da Camillo Fasulo e realizzato con la radi@ttiva collaborazione di Gabriella Trastevere, Mimmo Saponaro e Carmine
Tateo, in onda tutti i
lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.