domenica 22 maggio 2011

EVERGREY: nuovo album e nuovo spirito per affrontare il futuro

EVERGREY “Glorious Collision” (SPV, 2011) - www.evergrey.net

Tracklist:
1. Leave It Behind Us
2. You
3. Wrong
4. Frozen
5. Restoring The Loss
6. To Fit The Mold
7. Out Of Reach
8. The Phantom Letters
9. The Disease ...
10. It Comes From Within
11. Free
12. I'm Drowning Alone
13. ... And The Distance

Come può una band in giro fin dal 1995, con otto album più o meno interessanti alle spalle e con un cambio di line up che di recente ne ha drasticamente rivoluzionato per ben 3/5 le fila, risultare ancora affidabile quanto ad impegno e creatività? Beh, la risposta la troviamo nelle tredici tracce di questo album che è davvero un piccolo capolavoro! Denso, vibrante, emozionale, pregevole per suoni chitarristici e pienezza delle ritmiche, ed arricchito da eleganti inserti di tastiere, questo disco è la risposta migliore che Tom S. Englund, l’uomo che regge le sorti degli Evergrey, potesse dare a chi li dava ormai per spacciati. Davanti ad un songwriting nuovamente fresco ed ispirato, a poco dunque serve fare le pulci sull’inserimento dei nuovi membri della band: i suoni composti da Englund sono così organici e avvolgenti che ogni nuovo elemento sembra suonare perfettamente a proprio agio, producendo un suono che è definibile al 100% Evergrey. Così, tutti gli elementi comuni ai vecchi album si ritrovano in queste tracce, arricchiti dai ‘segni’, da quelle cicatrici che le esperienze trascorse hanno lasciato sull’animo della band. Volendo citare qualche pezzo si può nominare la bella opener "Leave It Behind Us", struggente e avvolgente, oppure la altrettanto malinconica “Wrong”, sempre impreziosita da un lavoro impressionante dietro la tastiera. E ancora si possono citare la turbolenta “Out Of Reach” o la più melodica “The Phantom Letters”, notandole per la bella prestazione vocale di Englund, profonda e sofferta, ma quali che siano le canzoni che piaceranno di più all’ascoltatore, la conclusione è che questo “Glorious Collision” ci presenta quello che sono gli Evergrey attuali, ovvero una band che con successo è riuscita a fare il punto di una situazione difficile e trovare un modo di continuare, regalandoci così un grande disco (http://www.metalitalia.com/cds/view.php?cd_pk=9734).
La bellezza degli Evergrey è sempre stata quella di essere originali in un mondo, come quello musicale, intasato da uscite discografiche di ogni genere. Il loro sound nel complesso è sempre stato unico e particolare, a conferma della loro fortissima personalità ed abilità compositiva. Questo pregevole "Glorious Collision", ultima fatica discografica della band svedese, non viene meno al concetto appena espresso.
Oggi c'è uno spirito nuovo, c'è una nuova aria e c'è una nuova linfa e si sente in modo netto e determinato. "Glorious Collision" è, senza alcun dubbio, l'album più maturo e riuscito del combo scandinavo, che torna sul mercato discografico a distanza di ben tre anni dal precedente "Torn". Il power/progressive degli Evergrey è sorretto da chitarre taglienti e pungenti, capaci di creare un muro sonoro dotato di un impatto molto forte. Questo nel complesso, è un disco che si ama sin dal primo ascolto, ma che, come come un bicchiere di vino pregiato, si riesce ad apprezzarne il sapore nel tempo. Ottima la prova di Tom S. Englund dietro al microfono. Eccellente infine la produzione, molto moderna ed attuale, ma anche pulita ed all'avanguardia da ogni punto di vista. Un disco candidato ad essere una delle migliori uscite dell'anno
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di Brindisi – www.ciccioriccio.it.


THE STROKES: è arrivata la primavera con "Angles"

THE STROKES “Angles” (2011)

6 anni, tanti ne sono passati da “First Impression Of Heart”, l’ultima pubblicazione targata Strokes. Al suo esordio, nel 2001, la band newyorkese aveva fatto parlare molto bene di se, ma prima dell’uscita di questo nuovo lavoro – soltanto il 4° in ben 10 anni di attività – si respirava aria di scioglimento: due anni di registrazioni buttati nel cesso, produttori che entravano e uscivano… brutta aria, insomma! Ma alla fine la buona ragione ha prevalso e The Strokes hanno partorito “Angles”. Sono 2 le novità da segnalare: la 1ª è rappresentata dal massiccio utilizzo di tastiere e campionamenti; la 2ª è che Mr. Casablancas ha fatto un passo indietro lasciando ai suoi compagni l’arduo compito di scrivere il 70% di musiche e testi. 10 brani ben piazzati offrono un’eccellente performance che, seppur relativamente breve, è piena di tecnica, inventiva e genialità, di melodie lineari, immediate ed orecchiabili. Un album, in definitiva, non sensazionale ma che guadagna punti ad ogni ulteriore ascolto.
La primavera è già arrivata! Quest’anno, oltre ai fiori sui prati e al caldo già quasi estivo, ha portato anche il nuovo disco dei The Strokes!!!
(Carmine Tateo – carmine.taty@live.it)


venerdì 6 maggio 2011

ALELA DIANE & WILD DIVINE: Un disco solare e diretto, che non ricorre ad inutili orpelli per conquistare cuore e mente

ALELA DIANE “Alela Diane & Wild Divine” (Rough Trade Records, 2011)

Tracklist:
01. TO BEGIN
02. ELIJAH
03. LONG WAY DOWN
04. SUZANNE
05. THE WIND
06. OF MANY COLORS
07. DESIRE
08. HEARTLESS HIGHWAY
09. WHITE HORSE
10. RISING GREATNESS


Alela Diane è cambiata; non è più quella dolce folk singer tanto ammirata dalle comunità hippie, che faceva gridare al miracolo con quel piccolo capolavoro, “The Pirate's Gospel”, bensì un'artista affermata che incide per una importante etichetta come la Rough Trade. Due anni sono passati da quando uscì il suo secondo capitolo, quello splendido “To Be Still” che la consacrò come la rivelazione del nuovo folk al femminile. Nel frattempo si è sposata con il suo bassista (ora chitarrista) Tom Bevitori e ha girato il mondo in lungo e in largo con la sua band, i Wild Divine, che include l'altro Tom della sua vita, Tom Mening padre di Alela alla chitarra solista, il bassista Jonas Haskins e il batterista Jason Merculief. Grandi sono state le attese e le speranze per il suo terzo album (il difficile album della maturità!), che ha visto la cantautrice di Nevada City passare dal folk acustico costruito su ballate intime, oniriche ed acustiche a brani elettroacustici supportati a 360° da tutta la band. Quello che è sicuramente rimasto è la sua dolce e inconfondibile voce, insieme ai suoi testi che restano sempre evocativi e ancorati alla bellezza della natura che ci circonda e alle gioie e dolori della vita. (www.rootshighway.it)
Da sempre la Diane si è presentata quale vestale della tradizione musicale americana ed era chiaro che la sua ricerca voleva porsi come un’esplorazione a tutto campo del passato, con una predilezione per gli anni Sessanta. Ora, con una più vasta tavolozza timbrica a disposizione, le è possibile realizzare più compiutamente quanto stava covando in nuce. Lo provano episodi vibranti come il country folk elettrico di “Long Way Down”, quasi Dylaniano nel suo incedere, il blues parimenti elettrico di “White Horse”, la solida ballata “Of Many Colors” e la lievemente psichedelica “Heartless Highway”, quest’ultimo il momento più smaccatamente 70’s di tutto il disco, complici anche i riverberi di hammond che lo guarniscono. Non sono comunque sparite le composizioni più austere e brumose, quelle in cui la voce della cantautrice si lascia accompagnare da una chitarra acustica e poco altro. Anzi, una di esse risalta per fuoco interpretativo e intensità fuori dal comune: “Elijah”, in cui la voce di Alela somiglia molto a quella di Joan Baez, pur rimanendo ugualmente personale. L’apice dell’opera è “Suzanne”, che la musicista dedica alla madre, e che riesce nell’intento di sintetizzare le due anime dell’artista, quella più nostalgica e malinconica e l’altra, la più estroversa, grazie a un crescendo di forte presa emotiva. (www.outune.net)
Sarà che il suonare in famiglia era usuale nell’ambito del country rock (e non si vada con la mente troppo lontano, Cash e Carter sono ancora oggi attualissimi), certo è che l’aver lavorato in un clima di rilassatezza e benessere è sembrato decisivo per una definitiva conferma del talento dell’artista. Merito dell’estrema levigatezza del risultato va per certo al lavoro assai discreto di Scott Litt (in passato al lavoro con R.E.M., Nirvana e The Replacements) in fase di produzione, estremamente rispettoso del suono naturale della band, ma a svettare su tutto è un utilizzo esemplare della voce, delicatissima nel sottolineare i cambi di registro e lontana anni luce dalla manierata retorica di una Dolores O’Riordan, che pure potrebbe essere l’accostamento più ovvio; al contrario, si rimane affascinati dalla lucentezza di un timbro deciso e di immediata espressività, quasi miracoloso per il modo in cui riesce a cullare ma mai a vezzeggiare l’orecchio. Un disco solare e diretto, che non ricorre ad inutili orpelli per conquistare cuore e mente dell’ascoltatore. (www.indie-eye.it

(Rino De Cesare)


“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio www.ciccioriccio.it di Brindisi.


DISCLAIMER

1) Questo blog, a carattere puramente amatoriale, non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità, in base alla disponibilità del materiale inviatomi e/o auto-fornito.

2) Questo blog non ha richiesto contributi pubblici e non ha fini di lucro. Pertanto, non può essere considerato, in alcun modo, un prodotto editoriale
ai sensi della legge 07.03.2001, n. 62.
Ad oggi questo blog non presenta alcuna sponsorizzazione o affiliazione pubblicitaria, dunque al momento è da ritenersi un’opera totalmente no profit.

3)Copyright:
Alcune delle immagini contenute in questo blog sono prese in buona fede dal web. Se tuttavia dovessero sorgere dei problemi di carattere "autorizzativo" è sufficiente comunicarlo e tali immagini saranno rimosse.
E’ permesso citare parti tratte dal blog esclusivamente a condizione che si riporti un link con scritto:
Tratto da: www.camillofasulo.blogspot.com (con link attivo, cioè cliccabile alla pagina/foto).
Se contenuti o immagini violano diritti di terze parti saranno immediatamente rimossi dopo segnalazione.
Tutti i contenuti sono originali, salvo i casi in cui è espressamente indicata altra fonte.

4) Responsabilità:

Data la natura esclusivamente amatoriale del sito, non vi è alcuna forma di garanzia sull’esattezza e la completezza delle informazioni riportate, tuttavia si cercherà sempre di verificare i fatti riportati e si resta a completa disposizione per correzioni e rettifiche.

Potrà essere richiesta la rimozione totale o parziale del materiale ritenuto inappropriato e/o una eventuale rettifica inviando una e-mail a cfasulo@libero.it oppure a radiazioni@ciccioriccio.it.

Tutto il materiale presente nel blog (testi e immagini) è pubblicato a solo scopo divulgativo, senza fini di lucro (lo conferma la mancanza di link-pubblicità commerciale).

5) Queste condizioni sono soggette a modifica, senza alcuna forma ben definita di preavviso, vi invitiamo dunque a verificarne i contenuti con una certa frequenza.